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Lamentarsi sarebbe l'ennesimo errore della stagione

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

La rabbia è tanta in casa Roma.
Da una parte è comprensibile perché, una volta tanto, i giallorossi avrebbero meritato di più.
Il primo tempo è stato emblematico, con la Roma che ha sprecato di tutto, ha preso un palo ed è stata punita dall’unica azione della Fiorentina, azione viziata da un retropassaggio sciagurato di Ünder e terminata da un rigore molto, ma molto, generoso.
Rabbia e frustrazione esplodono ed è naturale. Naturale ma non ammissibile.
La cosa peggiore che la Roma possa fare ora è lamentarsi del VAR. VAR che, da inizio anno, è stato depotenziato con una decisione dell’IFAB (l’unico organismo che può cambiare le regole del calcio) che ha rimarcato ancora di più come la tecnologia debba essere utilizzata in caso di errore chiaro ed evidente. Come a voler dire: "Meno lo si usa e meglio è". Se Simeone si fosse buttato senza nemmeno sfiorare Olsen allora sarebbe stata utilizzata. Dato che un contatto, invece, c’è stato la VAR diventa inutile, così come il principio alla base della sua introduzione. Saranno contenti i padroni del calcio.
La Roma deve invece pensare solo a se stessa. Senza chiacchiere che possano dare alibi.
È stato bravo Florenzi nel post partita: “Niente alibi e pensiamo solo a noi” perché il rischio è di entrare in una spirale di lamentele e polemiche che non porta a nulla (vedere la Lazio lo scorso anno) ed è l’ultima cosa di cui l’ambiente ha bisogno.


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