Le basi per il futuro
Ottantadue punti realizzati, frutto di 25 vittorie ottenute con 69 gol fatti, 19 subìti e ancora 4 partite da disputare. Sono numeri da campioni di Italia ma la Roma si è dovuta scontrare contro una Juventus che sta frantumando ogni record. Il rendimento dei bianconeri avrebbe scoraggiato anche i più ottimisti ma i giallorossi non mollano un centimetro e continuano, imperterriti, a vincere e a macinare i propri avversari. Oggi è toccato alla Fiorentina, quasi mai pericolosa dalle parti di De Sanctis. Se tra i tifosi della Roma emerge il rammarico per uno scudetto che non arriverà, alla fine prevarrà la soddisfazione per una squadra che, passo dopo passo, sta gettando delle solide fondamenta su cui costruire le prossime stagioni. La rosa verrà migliorata, ampliata e adattata alle esigenze della Champions League, manifestazione che Garcia ha dichiarato di voler onorare con dignità senza avere intenzione di fare la comparsa. Servirà quindi un mercato intelligente per prendere pochi giocatori ma di caratura internazionale, quella che serviranno ai capitolini il prossimo anno. Il decisivo salto di qualità è stato fatto con l'arrivo del tecnico francese e dei molteplici giocatori di esperienza e di carattere. Già questa Roma, a sorpresa, era pronta per vincere perché l'acquisto più importante fatto dai giallorossi è la mentalità. La squadra di Garcia l'ha acquisita e lo dimostra partita dopo partita, continuando a vincere a volte con irruenza, a volte con intelligenza, a volte con furbizia e altre ancora anche con fortuna, ma sempre mostrando una continuità di rendimento volta a sfiancare le inseguitrici. Nel giro di pochi mesi, una squadra molle e confusionaria si è trasformata in un battaglione pronto a sacrificarsi con tutti gli uomini disposti a dare tutto per aiutare il compagno: così si può ammirare Totti tornare a coprire fin dentro l'area di rigore, Pjanic randellare e rincorrere gli avversari, De Rossi uno e trino nella propria metà campo e anche Ljajic dare il proprio contributo alla fase difensiva. Un blocco unico, guidato da un tecnico bravo, preparato, furbo, e ambizioso. Chapeau Garcia!