Le Sliding Doors di Manchester
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
Minuto 61 della gara di ritorno contro il Manchester United. La Roma comanda per 2-1 e, nel giro di due minuti, i giallorossi sfiorano clamorosamente il gol per ben tre occasioni. Se i capitolini avessero trovato il gol, avrebbero avuto mezz’ora per segnare altri due gol contro un Manchester che, a quel punto, sarebbe stato impaurito. Con i se e con i ma non si combina nulla nella vita. Quel momento, però, ha rappresentato uno Sliding Doors della stagione ma forse ancor di più lo è stato il secondo di tempo della gara dell'andata. Con il senno di poi, dopo aver chiuso in vantaggio la prima frazione, la Roma avrebbe potuto probabilmente difendere un risultato che valeva oro. Fonseca ha invece deciso di mantenere la stessa strategia offensiva del primo tempo (che aveva dato buoni frutti) e nella seconda frazione di gioco la squadra è crollata , un po’ per la reazione del Manchester, un po’ per una sindrome del braccino della squadra (paura che si possa effettivamente vincere).
Con il senno di poi è sempre facile parlare, ovviamente, ma probabilmente una strategia più attendista nella ripresa avrebbe potuto pagare. Speculazioni, chiacchiere riemerse dopo le parole del tecnico portoghese dopo la gara con il Crotone: “Rifarei le stesse scelte perché avevamo fatto un buon primo tempo e non c’era ragione per cambiare. Abbiamo preso subito gol nella ripresa, penso però che la strategia fosse corretta”.
Da una parte non c’era ragione perché la Roma stava andando bene. Dall’altra, considerando anche gli infortuni e il risultato estremamente favorevole, chi lo sa come sarebbe finita con una strategia diversa. Facile col senno di poi, lo ripetiamo all’infinito. Chiacchiere da bar.