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Lo scudo per proteggere la squadra

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

In queste ultime 24 ore si è parlato tanto di José Mourinho: fa bene a prendersela con gli arbitri o non fa bene? Cade nel complottismo? Dà alibi alla squadra? Si è letto un po’ di tutto sui media e in giro sui social.

SCUDO - Intanto il tecnico portoghese ha già raggiunto un obiettivo: si parla quasi solo delle sue parole e non della mancanza di equilibrio che la Roma sta avendo nelle ultime gare di campionato. Il che è un bene, perché ai problemi della squadra ci dovrà pensare proprio lo Special One ma lo farà ancora meglio se, attorno a lui, si parla d’altro. Una sorta di scudo nei confronti dei propri ragazzi. È un vecchio trucco che Mourinho ha utilizzato tantissime volte in carriera.

COMPLOTTISMO, ALIBI O ALTRO? – C’è chi accusa José Mourinho di complottismo, chi afferma che così facendo crea alibi alla squadra. In realtà, lo Special One più volte ha cercato un nemico esterno per compattare il gruppo. Di solito, funziona, così come l’Italia del 2006 si compattò dopo le critiche arrivate a valanga per la vicenda Calciopoli. Vinse il Mondiale con un gruppo unito e compatto come non mai, desideroso di reagire a tutte le polemiche.
Il discorso arbitrale potrebbe diventare un alibi o essere benzina sul fuoco per reagire immediatamente. Dipenderà dal capitano della nave, da José Mourinho, che dovrà toccare le corde giuste per trasmutare questa rabbia in voglia e determinazione in campo, fin da giovedì.


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