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Lo stesso modus operandi, ma con una differenza

di Marco Rossi Mercanti
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Rossi Mercanti

In un periodo povero di eventi calcistici se non di minore interesse, l’argomento principale è inevitabilmente il calciomercato. Nemmeno il tempo di aprire ufficialmente la sessione il prossimo 1° luglio, che già sono settimane dove i siti sportivi (Vocegiallorossa.it compresa) riempiono le loro pagine di notizie a riguardo.

Sappiamo come dovrà muoversi la Roma causa settlement agreement e non staremo qui a ripetere per l’ennesima volta della famigerata data del 30 giugno. Fortunatamente, il mercato non è fatto solo di cessioni ma anche di acquisti e, in tal senso, Tiago Pinto risulta essere molto attivo.

Aouar è arrivato e già parla italiano, Ndicka è atterrato a Roma, ha fatto le visite mediche e sarà ufficializzato nei prossimi giorni. Entrambi messi sotto contratto a parametro zero e fin qui nulla di nuovo rispetto alle ultime due sessioni di mercato.

È ovviamente ancora presto per giudicare il lavoro del GM giallorosso, però il modus operandi è pressoché identico con una differenza. Nonostante si vada ad attingere (per ora) dalla lista degli svincolati, Tiago Pinto pare indirizzato al duplice compito di rinforzare la rosa e contemporaneamente di ringiovanirla.

Aouar è un classe ‘98 e Ndicka è un classe ‘99, entrambi sotto i 25 anni e acquistati per essere potenziali titolari, al contrario di Svilar e Solbakken che hanno la loro stessa età ma il loro impiego sembra diametralmente opposto ai nuovi innesti. Per completare il discorso sui parametri zero, gli altri sono stati Matic (classe ‘88), Dybala (classe ‘93) e Belotti (classe ‘93), colpi importanti sulla carta (l’attaccante ha deluso le aspettative) ma di un’età già più avanzata rispetto ad Aouar e Ndicka.

Prendere giocatori di questo profilo, cioè svincolati, giovani ma con discreta esperienza anche internazionale alle spalle (per esempio Ndicka ha vinto un’Europa League) potrebbe rivelarsi una mossa proficua non solo in campo ma anche in termini economici. Volendo fare i “commercialisti”, qualora Aouar e Ndicka dovessero rispettare e superare le attese nei loro confronti, il loro valore potrebbe crescere ed essere appetibile per un’eventuale futura cessione finché c’è da rispettare questo benedetto settlement agreement.

Chiaramente, questo discorso non può piacere ai tifosi perché se un giocatore della Roma ha un alto rendimento è meglio trattenerlo che venderlo. Tuttavia, è un’ipotesi da tenere sempre in considerazione perché la situazione attuale potrebbe in futuro portare a questo epilogo. Ci sarà tempo per pensarci, intanto godiamoci il presente che dice Aouar e Ndicka, oltre all’importante rinnovo di Smalling sino al 2025.


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