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Ma quale italianizzazione, il possesso palla di Luis Enrique vince anche a Bologna

di Alessandro Carducci

Era una partita da vincere, era una gara fondamentale perché, senza i tre punti, sarebbe stata quasi inutile la vittoria di Napoli. La Roma non solo ha battuto il Bologna ma ha dato anche una lezione di calcio per oltre un'ora. Si è parlato tanto della presunta "italianizzazione" di Luis Enrique. Possesso palla, controllo costante del gioco, del campo, delle due aree di rigore, di tutto: c'è molto poco di italiano e molto di Luis Enrique in questa squadra. Giocatori sempre in movimento, palla sempre in movimento, uno-due, sovrapposizioni, passaggi di prima, palla a terra, tiri in porta: abbiamo visto tanto nella gara di ieri ad eccezione, purtroppo, del gol di Totti, che proprio non riesce ad arrivare. I compagni hanno cercato in tutti i modi di farlo segnare ma il pallone non ne ha voluto sapere.

Perfino Luis Enrique a fine gara si è detto soddisfatto della prestazione dei giallorossi. Il pelo nell'uovo, come sottolineato anche dal tecnico, è rappresentato dalle troppe occasioni sciupate, che hanno permesso al Bologna di rischiare di riaprire la gara, nella ripresa. Sarebbe stato veramente un peccato perché, per almeno un'ora, Stekelenburg non ha veramente fatto nulla per giustificare la sua presenza al Dall'Ara. Non un tiro, una situazione da sbrogliare, un'occasione interessante, nulla.
Da sottolineare le prestazioni di Simplicio e Taddei. Il primo sembrava un corpo estraneo fino a pochi giorni fa, risultando invece tra i migliori sia contro il Napoli sia contro il Bologna.
Per l'esterno brasiliano il gol è invece un giusto riconoscimento per essersi così sacrificato in questi mesi, cercando di interpretare un ruolo non suo. Ieri, rete a parte, ha eretto un muro sulla fascia che il Bologna non ha saputo superare. Al Dall'Ara sono stati bravi tutti, è impossibile trovare un giocatore sottotono (forse Bojan, il cui ingresso in campo non ha dato i frutti sperati).
La Roma si è prima ritrovata contro la Juve, ha poi strapazzato il Napoli in casa sua per poi dominare ieri a Bologna. Chapeau!


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