Mai oltre l'ostacolo
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Portare via punti quando si è rischiato di non farlo dovrebbe essere una lezione: a Empoli, prima della sosta, era successo esattamente questo e la Roma aveva avuto due settimane per rifletterci sopra e lavorare per migliorare delle prestazioni che, dal passaggio al 4-2-3-1, erano diventate probabilmente sufficienti, ma non migliori di così, e quindi soggette a un ritorno sotto la soglia dell’accettabilità al verificarsi di eventi negativi o che, comunque, possono avere delle controindicazioni. Come, per dirne alcuni, l’assenza contemporanea di diversi titolari, il rendimento ondivago di altri e l’utilizzo di calciatori giovani che possono dare freschezza, ma anche evidenziare (fisiologicamente) immaturità. Tali elementi quest’oggi si sono presentati insieme e la Roma non è stata capace di andare oltre, spegnendosi addirittura prima dell’ora di gioco contro un avversario, la SPAL, reduce da quattro sconfitte consecutive. Il pomeriggio dell’Olimpico ha (nuovamente) messo in mostra tutti i problemi che affliggono la Roma: prima di tutto, una affidabilità ormai radente lo zero, sia nel collettivo (capace di perdere a Bologna, vincere il derby, fare una gran figura in Champions League e poi di cadere contro la SPAL), che nei singoli, primi tra tutti Fazio e Džeko, due che, al contrario, dovrebbero trascinare i loro compagni meno esperti; poi, la mancanza di una identità di gioco che, con tutta la rosa a disposizione fin da luglio, sarebbe dovuta essere l’appiglio a cui aggrapparsi nelle difficoltà; infine, una instabilità psicologica tanto consueta quanto poco spiegabile, con giocatori che, in preda al panico, sbagliano giocate anche semplici, che altrove (magari, con la loro nazionale) metterebbero a segno senza difficoltà. In certe situazioni, una scossa (non solo quantitativa, ma anche e soprattutto qualitativa) dovrebbe arrivare dall’allenatore, ma l’appuntamento con una mossa in corsa capace di ribaltare la situazione da parte di Di Francesco è stato ancora una volta rimandato, pur con l’attenuante di scelte limitate a causa degli infortuni. A volte tutto quello che può andare storto lo fa, ciò che manca alla Roma - la Roma tutta - è la capacità di trovare la forza, le idee o anche solo una singola spinta per andare oltre l'ostacolo.