Mkhitaryan prima, Zalewski poi. Nel momento di difficoltà Mourinho ha già dimostrato di saper pescare il jolly. Sarà così anche senza Dybala?
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Con l'Europa tra il purgatorio e l'inferno (il playoff per rimanere in Europa League o il playout per scendere in Conference League) la Roma, senza Dybala è chiamata a cancellare tutto quello che non è andato nel doppio confronto con il Real Betis e rituffarsi sul campionato. La Sampdoria di Stankovic ultima in classifica, sulla carta può essere la partita giusta, vista anche la pessima difesa se si considerano i gol subiti: 17.
Senza la Joya, con Wijnaldum mai in campo per l'infortunio alla tibia, qualora non dovesse essere riconfermato in avanti Belotti, Mourinho avrebbe la stessa squadra della scorsa stagione. Quella che in un certo senso aveva trovato la propria quadratura, con Pellegrini in un ruolo che lo ha esaltato e Abraham capace di segnare 17 reti alla sua prima stagione in Serie A.
L'unica differenza, ma sostanziale, visto come sta giocando la squadra è l'assenza di un uomo amato, poi dimenticato troppo presto, ma che nella scorsa stagione è stato l'uomo imprescindibile per la squadra: Mkhitaryan. L'armeno ha fatto le sue scelte, ma al momento, basta chiedere a Mourinho, alla Roma manca proprio quella figura lì, l'uomo che a metà campo faccia girare il pallone e allo stesso tempo creare superiorità numerica, fornire assist e segnare. Lo doveva fare Wjinaldum, ma il fato (a lui e alla Roma) è stato avverso. Così come il fair play finanziaro che ha portato via Veretout (finito in panchina nella scorsa stagione, ma calciatore che avrebbe fatto molto comodo).
La Roma è costretta a fare punti contro la Samp per poi giocarsela o limitare i danni contro il super Napoli di Spalletti poi. Una squadra che ha bisogno di punti, nient'altro che punti. In un attimo il mercato per cui è stato elogiato Pinto (nei colpi da 90) è stato spazzato via. Chissà se Mourinho, assistendo al match della Primavera, insieme a Tiago Pinto, abbia individuato il nuovo Zalewski. Difficile visto che entrambi hanno lasciato l'impianto dopo un'ora di gioco, ma è il segnale di come sia alla ricerca di soluzioni tattiche e uomini. Mkhitaryan citato prima, Zalewski ora, tutte situazioni uscite fuori grazie alla bravura del tecnico, arrivate nel momento del bisogno e divenute poi scelte definitive.
A Siviglia si è visto il tandem Belotti-Abraham. Contro la Sampdoria rientrerà dalla squalifica europea Zaniolo. Il numero 22 è a secco di gol ed è chiamato ormai a fare il salto di qualità, per lui e per la Roma. In un momento di pseudo scoramento generale per la combo infortunio Dybala-pessimo girone in Europa League, non resta che affidarsi, nuovamente, a Mourinho.