Nessuno faccia la morale a Lukaku in caso di gol ed esultanza alla sua maniera
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
Inter-Roma una volta era ricordata come la festa del gol, con partite zeppe di reti, poi post-calciopoli si è trasformata in una partita che spesso assegnava o la Coppa Italia o la Supercoppa, fino a quando la Roma è stata in corsa per scudetti che, ovviamente, sono andati a finire nelle bacheche nerazzurre. Nelle ultime stagioni, c'è chi si è trasferito dal Colosseo al Duomo e ha fatto e sta facendo le fortune di Simone Inzaghi, come Dzeko prima e Mkhitaryan poi. C'è chi ha fatto il viaggio inverso, come Mourinho, anche se lo Special One l'ha presa molto larga, mentre Lukaku che ha fatto un breve scalo a Londra, è diventato il nemico numero uno per gli interisti. Ora quello che è successo tra Lukaku e la società interista sono affari loro.
Quello che interessa è tutto questo clamore mediatico che avvicina la sfida, come se fosse Inter-Lukaku e non Inter-Roma. Tra l'altro cominciamo a trattare un tema che potrebbe diventare molto delicato, lanciando un monito che magari non servirà, ma che è bene anticipare per evitare eventuali "due pesi e due misure" come detto da Mourinho in conferenza stampa.
Mettiamo il caso che Lukaku segni. Mettiamo caso che Lukaku segni e abbia la voglia di esultare. Tutti conosciamo l'esultanza di Lukaku e sappiamo come già, in un Juventus-Inter, sia scoppiato il caso, in quanto, il belga, a segno dopo esser stato bersagliato dai tifosi juventini, abbia esultato con l'indice al naso e la mano sulla fronte. Squalifica poi tolta. In quel caso la difesa a spada tratta fu proprio da parte del pianeta Inter, quindi sarebbe fuori luogo, da ipocriti prendersela col giocatore in caso di gol.
Tra l'altro è un'esultanza che ha ua suo significato: l'indice al naso rappresenta la sua promessa di restare in silenzio verso le critiche e rispondere sul campo, Il saluto militare sta a sottolineare la sua obbedienza a fare il proprio dovere. Per la serie: "Io sto zitto, faccio il mio dovere e vado avanti".
La squadra sicuramente si stringerà intorno al proprio bomber e per una volta sarà lui ad appoggiarsi a loro e non viceversa, almento dal punto di vista mentale. Poi l'aspetto ambientale sarà quello che sarà, ci sta, sono cose che nel calcio succedono spesso, anzi più sei stato amato, più verrai odiato dai tifosi che hai ferito. Però, non succede, ma se succede, nessuno si metta a fare morali a Lukaku.