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Partiti più avanti per arrivare più avanti

di Gabriele Chiocchio
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio

Praticamente a stagioni alterne, negli ultimi anni la Roma ha cambiato allenatore; non è ovviamente questo il caso, con José Mourinho che ha iniziato la sua seconda annata sulla panchina giallorossa, in cui vuole, come tutto il club, far seguire un salto di qualità alla vittoria della Conference League dello scorso maggio. E, chiaramente, il vantaggio di non cambiare tecnico sta nella possibilità di non far mancare continuità al lavoro, non ripartendo da zero ma migliorando ciò che è stato fatto fino adesso.

Quello di oggi è stato il primo test che abbiamo avuto modo di vedere, dopo la partita contro il Trastevere disputata a Trigoria a porte chiuse. E la sensazione che questo caldo Roma-Sunderland ha restituito è quella di una Roma che sta ripartendo esattamente da dove aveva lasciato un mese e mezzo fa, ovviamente non per intensità e qualità ma per princìpi sì. La Roma del primo tempo è ripartita dalla difesa a 3, con Matic al posto di Cristante e con le stesse funzioni del numero 4; immutata - e ci mancherebbe - la fiducia a Zalewski, che ha chiuso la sua gara addirittura da capitano, in attesa di Spinazzola - oggi ai box - e di capire il futuro di Vina. Davanti prima un tridente più lineare, poi una sorta di 1-2 con Volpato alle spalle di Felix e Zaniolo, ancora una volta costretto a fare il centravanti, pur con caratteristiche che fanno sì che quel ruolo un po’ lo penalizzi nonostante il gol del 2-0 e un palo.

Insomma, se potevano esserci dubbi, la Roma che abbiamo ritrovato è grosso modo la stessa che abbiamo lasciato e questa è senz’altro una forza che i giallorossi potranno sfruttare, anche se il cartello dei lavori in corso è ancora ben visibile. Sia per quanto riguarda il mercato, che per quel che concerne il campo, perché benché vincente in Europa, la Roma 2021-2022 era tutt’altro che perfetta e il primo passo che i giallorossi dovranno fare è quello di migliorarsi smussando i loro difetti, sia individuali che collettivi. Avere un punto di partenza ben chiaro è già molto, ed è un vantaggio da sfruttare per puntare ad arrivare ancora più avanti.


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