Perché fidarsi di Monchi
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci
Chissà cosa avranno pensato i tifosi del Siviglia quando hanno visto arrivare il nuovo rinforzo del club andaluso, Dani Alves, per circa un milione di euro. Avranno forse storto il naso quando, diversi anni più tardi, Ivan Rakitic è arrivato al Sánchez-Pizjuán per poco più di un milione: “E ora questo chi è? Che vuole? Noi siamo il Siviglia, che ci facciamo con questa gente?”. In Andalusia Monchi non era abituato a superare i 15 milioni di spesa per un singolo calciatore. A Roma avrà maggiori risorse e altre ancora se le sta procurando vendendo (non svendendo) diversi calciatori. I punti fermi sono Rüdiger, Florenzi, Nainggolan, De Rossi, Strootman e Dzeko. Il resto può essere sostituito, pagando di meno magari. La differenza con Sabatini, al momento, oltre ai trofei conquistati è rappresentata dal modus operandi. Monchi preferisce seguire in prima persona le trattative. Prima in Inghilterra con Pallotta (ma di certo si sarà parlato anche di Salah), poi in Germania per Manolas, ora in Olanda per Karsdorp. Il calciomercato sta iniziando ora e già Monchi ha girato mezza Europa. La preoccupazione dei tifosi è comprensibile, venendo a mancare dei capisaldi come Salah e (a breve) Manolas. L'estate è lunga e, questa volta ancor di più, la frase fatta “fidatevi di Monchi” ha ancora più senso. Con il Siviglia ha vinto 5 tra Coppa UEFA ed Europa League, una Supercoppa Europea, 2 edizioni della Copa del Rey e una Supercoppa di Spagna. Sa come si fa, diamogli fiducia e poi, nel caso, criticheremo.