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Quattro acquisti

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

Tra rinnovi, acquisti e cessioni stiamo entrando nel vivo del calciomercato estivo. La Roma, fin qui, ha messo a segno due colpi: Houssem Aouar ed Evan Ndicka, un centrocampista e un difensore. Il primo dovrà aiutare contro squadre chiuse, creare più linee di passaggio, dare più fluidità al gioco. Il secondo, invece, farà il braccetto sinistro e dovrebbe sostituire Roger Ibanez.

QUATTRO ACQUISTI – Ciò premesso, e al di là delle cessioni che potranno essere fatte, alla Roma servirebbero quattro acquisti per essere ancora più competitiva. Innanzitutto, serve un centravanti che dia garanzie di gol. Sembra banale il concetto di un attaccante che segni ma è necessario e fondamentale. Che sia Scamacca o qualcun altro, vedremo, ma sarà importantissimo non sbagliare questa mossa, con tutte le difficoltà legate al fatto che serve un giocatore importante non potendo fare un grosso investimento, avendo Abraham assente in campo ma ben presente nel bilancio, con un costo importante da non poter sottovalutare.
Il secondo acquisto è un centrocampista. Attualmente, la Roma ha Matic e Cristante, simili per caratteristiche, ha Aouar, che non è incursore (qui le caratteristiche nel dettaglio). Gli manca il Veretout della situazione, con Wijnaldum che, nella teoria, era stato preso per essere un upgrade del francese. Le cose sono andate diversamente e serve un giocatore di qualità. C’è Bove che, per caratteristiche, sta occupando quella casella ma non può essere l’unico in rosa.

ESTERNI – Bisogna poi affrontare la questione esterni: la Roma ne ha tanti e, almeno sotto il profilo numerico, sta bene. Altro discorso è il profilo qualitativo e di rendimento. Karsdorp ha avuto un calo rispetto all’anno precedente, prima della rottura pubblica con Mourinho, per poi farsi male. Un anno da dimenticare. Partirà? Vedremo. Celik ha fatto il suo, il giusto, né più né meno di quello che può fare. Questo è, nel bene e nel male. Può migliorare, ovviamente, come possiamo migliorare tutti, ma grosso modo quello che può dare l’abbiamo visto. Sull’altra fascia c’è Spinazzola, a corrente molto alternata nella sua prima vera stagione dopo l’infortunio, e Zalewski, che non fa altro che cambiare posizione quasi ogni partita, fino ad avere il mal di testa. Almeno un esterno a destra e uno a sinistra, presumendo che uno tra Spinazzola e Zalewski possa partire, sono necessari.  Il tempo c’è (siamo ancor a giugno) mentre per le risorse economiche ci deve pensare Tiago Pinto, che dovrà tirare fuori più di un coniglio dal cilindro in questa estate.


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