Questa non sarà la settimana della svolta

La partita contro il Lecce non è stata adatta ai deboli di cuore, con la Roma sotto al 90’ e capace comunque di vincere grazie alle reti di Azmoun e Lukaku in pieno recupero. In molti stanno sperando che questo successo, ottenuto in maniera a dir poco rocambolesca, sia il viatico di una sorta di settimana della svolta con degna conclusione nel derby di domenica, ultimo atto prima della sosta per le nazionali.

Parlare di svolta appare prematuro, ma andiamo con ordine. Innanzitutto, giovedì la Roma è attesa dalla trasferta contro lo Slavia Praga nella 4ª giornata della fase a gironi dell’Europa League. In questo caso, la svolta già c’è stata perché la Roma – a meno di una sconfitta dall’ampio margine difficile da pronosticare dopo il match dell’Olimpico – è padrona del proprio destino a prescindere dal risultato finale. Chiaro che vincere ti darebbe già il primo posto matematico, però anche un pareggio non sarebbe male.

Per quanto concerne il campionato, domenica c’è la Lazio. Auspicando che tutto vada come deve andare, comunque non ci sarà nessuna svolta. Per carità, vincere il derby dà una grande carica, ma a livello concreto sono sempre tre punti e, anche in caso di successo, la Roma sarebbe comunque fuori dalla Champions League, obiettivo stagionale.

Il vero momento clou, infatti, arriverà dopo la sosta dove in campionato la Roma avrà il seguente calendario fino alla fine del girone d’andata: Udinese (casa), Sassuolo (trasferta), Fiorentina (casa), Bologna (trasferta), Napoli (casa), Juventus (trasferta), Atalanta (casa).

Avendo perso tanti punti con squadre abbordabili in questo inizio, è dalla prossima sosta che dovrà arrivare la svolta della stagione della Roma. Gli impegni previsti sono decisamente più complicati rispetto a quelli avuti finora, ma se si vuole in qualche modo cancellare il complicato avvio la soluzione è quella di riscattarsi nelle gare sulla carta più difficili: solo così arriverà la vera svolta stagionale (cammino nelle coppe permettendo).