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Rabbia e orgoglio, evitata la beffa ma aumentano i rimpianti

di Alessandro Carducci

Che la reazione sia stata da grande squadra è indubbio. Rabbia, orgoglio, cuore, tutte cose che abbiamo visto a Rotterdam e che la Roma ha mostrato anche nella disperazione, quando sotto di un uomo e di un gol, è stata a un passo dal crollare. Ha saputo resistere, risalire la china e trovare un insperato pareggio.
La Juventus ha segnato praticamente alla prima occasione creata e anche questo è vero ma era la Roma a dover fare la partita della vita, non i bianconeri che, forti di 9 punti di vantaggio, si potevano permettere anche di puntare al pareggio. Per 72 minuti invece non è successo nulla, fino al colpo di testa di Manolas bloccato da Buffon. È vero che la squadra di Allegri, rimanendo tutta rintanata nella propria area metà campo, ha chiuso tutti gli spazi ma i capitolini hanno fatto girare la palla troppo lentamente, non creando quasi mai pericoli. Nel finale la reazione tutta orgoglio e spensieratezza, di chi ormai non ha più nulla da perdere se non la dignità, conservata evitando di crollare e riuscendo a tirar fuori energie insperate. Energie mentali, la forza della disperazione di chi proprio non voleva mollare e non ci stava a capitolare in questo modo, davanti ai propri tifosi.

Atteggiamento da lodare ma i primi 72 minuti rimarranno impressi nella storia di questo campionato. Un campionato ancora non chiuso (almeno per la matematica) ma già pieno di rimpianti.


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