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Ricomincio da tre

di Luca d'Alessandro
Fonte: Luca d'Alessandro

Ricomincio da tre. Meglio, ricomincio dal terzo posto. Il cambio, la svolta c’è stata lo scorso 13 gennaio quando con colpevole ritardo, ammesso dallo stesso Pallotta: “avrei voluto ingaggiarlo prima” (perché non averlo fatto?), è arrivato Luciano Spalletti. La Roma era quinta con 34 punti conquistati in 19 partite, media di 1,78 punti a gara, a dover rincorrere nell’ordine Napoli, Inter, Juventus e Fiorentina appollaiati in 2 punti, dandosi battaglia per uno scudetto mai così affollato da parecchio tempo a questa parte. I problemi della Roma all’arrivo di Spalletti non erano legati alla classifica, o meglio, se non si fossero risolti i veri problemi che attanagliavano la squadra, la classifica sarebbe stata inutile da vedere. Infatti il distacco dalle fab-four nelle prime due gare di rodaggio del nuovo corso arriva a -12 dal Napoli capolista, -10 dalla Juventus seconda e -6 da Fiorentina e Inter, terza e quarta a pari punti. Bisognava guarire la Roma, quindi via a una terapia intensiva, un accanimento terapeutico, giorno dopo giorno, fino alla prima vittoria contro il Frosinone che ha fatto capire che c’era ancora vita nella squadra. I giorni diventano settimane, le partite vinte diventano 1, 2, 3, 4, 5 e a Empoli si ottiene la sesta consecutiva in Serie A. 24 gennaio-27 febbraio, dopo 33 giorni, 18 gol segnati, soli 4 subiti e 18 punti necessari per suturare la ferita aperta lasciata dalla precedente gestione, la squadra è uscita dalla convalescenza. Ora con la Roma clinicamente guarita, inizia un nuovo campionato. Si riparte dal terzo posto e dai 26 punti recuperati sulle concorrenti nelle ultime 6 giornate (2 alla Juventus, 7 al Napoli, 6 alla Fiorentina, 11 all’Inter). 11 gare alla bandiera a scacchi della stagione, lo scudetto è distante e “contro le vittorie consecutive della Juventus non puoi farci nulla”. La Champions è a portata di mano, di scontri diretti. A partire da venerdì prossimo contro la Fiorentina di Paulo Sousa, primo crocevia di un finale ricco di incroci pericolosi: Inter, Lazio, Napoli e Milan. In ogni viaggio c’è sempre un miraggio da considerare: il Real Madrid, la Juventus. Illusioni lontane per definizione. Si ricomincia venerdì, dalla viola, per il terzo posto in solitario.


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