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Salvare il secondo posto

di Alessandro Carducci

Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente". Così recitava Al Pacino nel film “Ogni maledetta domenica” ma la frase fotografa perfettamente la serata di ieri. L'ennesima occasione gettata alle ortiche dalla Roma ha fatto sprofondare in una voragine la squadra giallorossa e i sogni di gloria di quest'anno. Ora, il massimo che si possa chiedere a quest'annata è che il club arrivi secondo, così da poter avere un minimo di margine sul mercato. In caso contrario, il disastro sarà ancora peggiore e avrà ripercussioni anche sul prossimo campionato. Una prospettiva inquietante, soprattutto considerando che, fino a pochi mesi fa, la Roma sembrava in grado di tenere testa alla Juve e di competere anche nelle Coppe.

SABATINI – Il ds giallorosso si è addossato ancora una volta tutte le colpe per il deficitario mercato invernale. L'aver ceduto Destro senza aver in mano già l'alternativa è stato delittuoso e il frettoloso acquisto di Doumbia (ultima carta da giocare per non rimanere col cerino in mano) è stata quasi una beffa. Giusto si prenda le sue colpe, quindi, ed è anche ammirevole che cerchi di spostare su di sé l'attenzione e le ire della gente ma i giocatori e il tecnico non sono immuni da responsabilità.

 


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