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Se il tifoso prende il posto dell'allenatore...

di Giulia Spiniello

Nessun giro di parole: questa sera Ranieri non ci è piaciuto. Ha voluto scimmiottare la classica mossa di Mourinho che, quando l'Inter è in difficoltà, inserisce il quarto attaccante. Il tecnico di San Saba ha fatto entrare Toni, lasciato in panchina nella formazione titolare, e ha fatto uscire Perrotta. Non domo, ha richiamato Cassetti per Taddei, sistemando la Roma con un 3--3-1-3 di grande confusione. I giallorossi avevano dominato a lungo il primo tempo, sbloccando la partita quasi subito con Totti. La Roma ha avuto il torto di non segnare il secondo gol nonostante la grande mole di gioco sviluppata: a tratti è apparsa però peccare di sufficienza, sopratutto in Vucinic, protagonista anche di un diverbio in campo con il compagno Perrotta. Episodio del 1° tempo già foriero di cattivi presagi. Dietro Burdisso e Juan insuperabili. In mezzo Pizarro direttore ideale del traffico.
Davanti Totti efficacissimo, tornato agli antichi splendori con un gol e un palo. Menez brillante. Poi dopo 6 minuti dall'inzio del 2° tempo, il black out. Cassano per Pazzini ed è il pareggio. A questo punto Ranieri, che pure abbiamo elogiato e tantissimo per quanto fatto nel derby, è invece apparso poco lucido. Una mossa, quella dei 4 attaccanti e dell'ingresso di un centrocampista offensivo per un terzino che, però, nei giocatori in campo ha destato soltanto ansia e preoccupazione e che non ha dato nulla se non il gol vittoria della Samp. Ranieri, che per tutto il campionato aveva dato serenità, quella serenità l'ha fatta scomparire all'improvviso con due cambi. Il mister, dopo il pareggio sampdoriano, ha visto sfumare il primato in classifica e il sogno scudetto. Ha tentato allora il tutto per tutto (possiamo biasimarlo?) come forse avrebbe fatto un tifoso nelle sue mosse da Fantacalcio seduto sul divano di casa. Il tifoso che c'è in Ranieri ha preso il posto dell'allenatore.

I blucerchiati, nonostante qualche proiezione di Cassano, avevano subito lo strapotere giallorosso, facendo solo da sparring partner. Sarebbe stato sufficiente togliere uno tra Vucinic e Totti inserendo Toni per tentatare di vincere il match. Ormai la frittata è fatta: il sapore amaro di questa serata è tutta nelle lacrime di Mexes - rimasto ancora una volta in panchina - il quale, dopo l'1-2 della Samp, non è risciuto a trattenere il pianto. Il francese quest'anno ha giocato davvero poco, ma è parte integrante di un sogno che la Roma ha rincorso fino al secondo tempo di questa partita. E che forse potrebbe essersi infranto qui. A questo punto la squadra di Mourinho farà altri passi falsi ? La serie positiva giallorossa si è fermata a 24 partite: un dato statistico importante per la squadra di Ranieri, che forse però ha pagato la troppa euforia del dopo-derby (aveva perso pure a Udine in Coppa Italia), anche se si può ancora sperare nello scudetto. In questo ci accomuniamo alla parole del presidente Rosella Sensi che al termine della partita ha parlato di un "arbitraggio non adeguato" ma al contempo ha invitato la squadra a non mollare. E allora non molliamo.

 

 

 

 


 


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