Senza Marcos Leonardo sarà il calciomercato degli scarti
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Luca d'Alessandro
Sappiamo tutti cosa successe l'ultima volta che la Roma giocò a Tirana. Al di là della vittoria della UEFA Europa Conference League, tutta l'attenzione dei tifosi giallorossi, quelli arrivati in Albania, quelli che hanno riempito l'Olimpico, quelli che se la sono vista a casa, era rivolta alle gesta della squadra. Contro il Partizani è stato esattamente l'opposto. Vuoi perché siamo alle porte di Ferragosto e la gente è in modalità vacanza, ma soprattutto perché l'ultima amichevole della Roma prima del debutto in Serie A non aveva molto da dire. L'attenzione è tutta rivolta al calciomercato, diventato intenso in queste ore. La cessione di Ibanez è stata vissuta in maniera positiva, soprattutto nel rapporto soldi incassati, calciatore ceduto. L'imminente cessione di Matic ha fatto storcere il naso a molti. Il centrocampista serbo, tra prestazioni in campo e attività social, era diventato uno dei beniamini dei tifosi. Un qualcosa che viene sommato alle parole di Mourinho col suo "mercato in ritardo" e al fatto che da Trigoria, a più riprese, avevano detto di come il centrocampista fosse considerato incedibile. Il tutto, come scritto nell'attacco del pezzo, quando la Roma tornava a giocare a Tirana e ci si aspettava, probabilmente, una situazione complessiva migliore, con la Conference League a fare da slancio.
Fondamentalmente bisognerà vedere come si evolverà la questione relativa all'acquisto di Marcos Leonardo. Il talento brasiliano è l'unico, per prospettiva, qualità, eventuale plusvalenza, che rappresenterebbe un acquisto nel vero termine della parole. Per il resto, i nomi di Zapata, Renato Sanches, Paredes rappresentano più degli scarti degli altri che opportunità. Poi ovvio che sul campo tutti e tre hanno le qualità per fare bene e possono rivelarsi l'esatto opposto di quello che è stato il Wijnaldum della situazione, nella scorsa stagione. Però, al netto del settlement agreement con la UEFA, il mercato sarebbe più un aver preso quello che è capitato, piuttosto che quello che si era programmato (visto che l'unico che ha chiesto Mourinho a Tiago Pinto era fuori dalle possibilità del club). Per questo l'acquisto del centravanti del Santos potrebbe cambiare la percezione di una Roma passata da essere stata la regina del mercato (lo scorso anno con anche Aouar bloccato) a squadra che si è accontentata/dovuta accontentare di quello che passava il convento.