Siamo Totti-De Rossi dipendenti
Le partite perse della Roma di questo campionato, purtroppo, si assomigliano tutte. Stesse modalità, stesse prestazioni, errori inammissibili per una squadra che ambisce al terzo posto. Questa settimana altri due fattori stanno catalizzando l’attenzione dei tifosi: l’arrivo imminente del derby e la scelta di Luis Enrique di lasciare in tribuna Daniele De Rossi.
Dopo l’amara sconfitta di Bergamo affrontare il derby non sarà un’impresa facile. Il morale non è al massimo e la squadra inizia a mostrare i primi segni di nervosismo. Ma il punto nodale su cui bisognerebbe interrogarsi è questo: senza De Rossi, senza Totti è possibile che le partite a cui debbano assistere i tifosi siano di questa natura? Il progetto non prevedeva un turn over di calciatori tutti perfettamente intercambiabili tra di loro? A voler vedere in faccia la realtà questo non sembrerebbe. Eravamo e continuiamo ad essere De Rossi-Totti dipendenti. Non che questo sia un male, anzi. Ma quando mancano loro la Roma assume altre connotazioni. Nessuno, tranne rare eccezioni, riesce a fornire una qualità di gioco che arrivi almeno alla sufficienza. E’ come se in assenza di quei pilastri tutti perdano le coordinate, dando l’impressione di non sapere dove andare e come affrontare i 90 minuti di gioco. La freschezza e la giovinezza si trasformano in inesperienza e ingenuità. Gli errori sono all’ordine del giorno e non c’è schema né tattica che tenga. Poi le scelte, le regole, il codice etico passano in secondo piano. Se la squadra non funziona, se la solidità a cui dovremmo assistere è così altalenante, è difficile andare lontano.
Dulcis in fundo il derby. La stracittadina si sa è una partita a parte. Nonostante sia un periodo complicato anche per la Lazio, loro rimangono i favoriti. Ma è difficile fare pronostici. Non valgono gli umori, la preparazione, la classifica, gli assenti e i campioni messi in campo. Quei 90 minuti in cui si decidono le sorti di un campionato rimangono l’appuntamento più atteso e temuto di un’intera stagione calcistica. I tifosi romanisti e laziali domenica dimenticheranno tutto quello detto fino ad ora. Come d’incanto quel fischio d’inizio cancellerà vicende e polemiche che hanno caratterizzato gli ultimi mesi. Si scende in campo per vincere, spettatori del derby più bello d’Italia.