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Sprazzi di Gervinho, sprazzi di Roma

di Alessandro Carducci

Era sbagliato deprimersi dopo l'amichevole contro il Gyirmot Gyor e sarebbe altrettanto sbagliato esaltarsi ora. Il calcio estivo conta fino a un certo punto ma è positivo aver visto la Roma giocare con l'entusiasmo da tempo smarrito, palla a terra e con una ritrovata brillantezza.

GERVINHO – Se il buongiorno si vede dal mattino, questa potrebbe essere la stagione del riscatto per l'ivoriano. Contro il Real, ha mostrato sprazzi del calciatore che fece innamorare Roma. Ha giocato per la squadra, non insistendo in inutili, e fallimentari, azioni personali. È partito in velocità in alcune occasioni, ma senza mai tentare la giocata fine a se stessa. Buona l'intesa anche con il nuovo del gruppo, Iago Falque, che ha mostrato voglia e determinazione. L'ex Genoa si è subito integrato con i suoi compagni e, in attesa di Dzeko, il tridente Gervinho, Totti, Falque sembra essere il migliore. Bene anche Nainggolan, la coppia Yanga-Mbiwa-Castan e anche Cole, lo stesso Cole giustamente criticato lo scorso anno ma che, per quanto possano valere le amichevoli contro il Gyirmot Gyor e il Real Madrid, ha iniziato con un atteggiamento completamente diverso.

DA RIVEDERE – Rimandati Iturbe e Ljajic, che sono riusciti a incidere molto poco. Nulla da eccepire sull'impegno e sulla grinta messi in campo ma ci si aspetta di più quest'anno. Molto di più. Rimandati anche Doumbia e Destro. Il primo sembra un corpo estraneo, totalmente avulso dal gioco. Si aspetta solo di cederlo, forse in Inghilterra, ma con questa Roma ha poco a che fare. Discorso simile, ma non identico, per Mattia Destro. L'ex Siena ha sfiorato il gol del vantaggio ma il suo destino sarà lontano da Roma. Quando la Fiorentina completerà la cessione di Gomez, potrà tentare l'assalto a Destro. Aspettando Dzeko.


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