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Trappola evitata

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

Sulla carta era una gara estremamente abbordabile nel contesto di un turno estremamente favorevole alla Roma, con l’incrocio tra Cagliari e Lazio e la sconfitta dell’Atalanta contro il Bologna e aggiungiamo anche la sconfitta del Napoli
Alzi la mano chi, prima della gara, non ha fiutato il trappolone. Tutto troppo bello, con tutti i risultati che si stavano incastrando in un turno che proponeva alla Roma un avversario in crisi nera e che in trasferta fatica ancora di più. Sembrava tutto pronto per una giornata trionfale e proprio per questo il rischio di uno scivolone era altissimo. La storia, recente e non, della Roma è piena di episodi simili, frutto spesso di una mentalità non vincente. Occasioni sprecate, partite buttate contro avversarie deboli e in forte crisi. C’erano tutti i presupposti per il rammarico a fine gara, le polemiche sulla mentalità o sulla stanchezza. E il vantaggio della SPAL ha reso reale ciò che tutti i tifosi temevano in cuor loro. Lì si è vista l’ossatura di questa squadra. La personalità, il carattere, la voglia di far bene, la voglia di non arrendersi a una giornata apparentemente storta. Anche la migliore Juventus ha vinto molte partite soffrendo, giocando così e così ma portando a casa tre punti che, a fine anno, potrebbero essere fondamentali. In quel caso si parlava di carattere e personalità, lo stesso carattere e la stessa personalità mostrati oggi dalla Roma. Gioco non brillante ma i campionati si giocano anche così, con alcuni momenti in cui la brillantezza cala e bisogna attingere risorse da un’altra parte.
I giallorossi non hanno mai perso la testa né la pazienza, continuando a giocare con la consapevolezza che il gol, prima o poi, sarebbe arrivato. Discorsi già fatti e proprio per questo ancora più importanti perché testimoniano una continuità di comportanti e atteggiamenti. Una continuità di idee, di risultati. E la classifica sorride.


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