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Un sogno infranto

di Alessandro Carducci

È l'otto dicembre dello scorso anno. All'Olimpico si gioca Roma-Fiorentina, con i giallorossi fermi sull'uno a uno contro l'arrembante squadra di Montella. Garcia decide di operare un cambio ma, a sorpresa, invece di far entrare Totti butta nella mischia Mattia Destro, assente da mesi per i postumi dell'intervento al menisco esterno del ginocchio sinistro. Un calvario infinito, che aveva profondamente minato la tranquillità e la serenità del calciatore. Neanche il tempo di ritrovare il contatto con il terreno di gioco e l'ex centravanti del Siena viene servito da Gervinho per poi insaccare ed esplodere di gioia davanti ai suoi tifosi. Il gol regala tre punti importantissimi alla Roma e segna la fine di un incubo per il giovane centravanti capitolino. Da lì in poi è una marcia trionfale fino al termine del campionato, quando la classifica marcatori evidenzierà i 13 gol siglati da Destro in 1274 minuti giocati. Una media di un gol ogni 98 minuti. Una media mostruosa. Una media mondiale o, meglio, da mondiale. Il sei aprile il fattaccio: nel tentativo di recuperare il pallone, il giocatore infligge una manata ad Astori. L'arbitro vede l'azione ma non il gesto: il giudice sportivo sì e decide, con una sentenza da molti definita storica, di applicare la prova tv e di infliggere al calciatore tre giornate di squalifica. Il campionato è quasi finito e Destro si sta giocando il mondiale con l'altra rivelazione del campionato, Immobile. La squalifica (di quattro giornate, sommando anche l'ammonizione presa sotto diffida) sembra chiudergli la porta per il Brasile. Un nuovo incubo. Destro torna in campo per le ultime due partite e Prandelli decide di inserirlo nella lista dei 30 preconvocati: “Ero un po' in ansia”, il commento del calciatore. Il mondiale sarebbe il coronamento di un sogno dopo aver dovuto affrontare una sfida durissima nell'ultimo anno. Negli ultimi giorni si susseguivano le indiscrezioni che volevano il giocatore fuori dai 23 che voleranno in Brasile a difendere i colori italiani. Le ultime speranze si sono infrante nel tardo pomeriggio di oggi. Dall'entourage dell'attaccante giallorosso filtra ovviamente molta amarezza. Bocche cucite, perché non è questo il momento di parlare, ma la delusione è molto forte.


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