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Una grande squadra deve avere continuità

di Alessandro Carducci

Non si può dire sia iniziato benissimo il 2013 della Roma. Tra Napoli e Catania, la Roma ha raccolto zero punti. Oggi le assenze rappresentano sicuramente un’attenuante ma il problema maggiore è la scarsa incisività sotto rete. Quando manca Osvaldo sono guai e la palla sembra proprio non voler entrare. Sia oggi che a Napoli il protagonista (negativo) è stato Mattia Destro. Nulla da eccepire sull’impegno, sui movimenti che l’attaccante esegue, sulla voglia e sull’intraprendenza del giocatore ma la porta, almeno al momento, non la vede. Sarà sicuramente un periodo negativo, con la Roma che ha investito parecchio su un calciatore considerato da tutti tra i più promettenti talenti italiani, ma attualmente Osvaldo è imprescindibile per le sorti di questa squadra. Nel primo tempo i giallorossi hanno creato cinque occasioni nitide e tra queste i gol a porta vuota sbagliati da Destro e Bradley mentre il Catania aveva fatto poco o nulla per impensierire Goicoechea. Il calcio però è questo e premia solo chi butta il pallone in rete ed è quello che ha fatto il Catania, abile a sfruttare l’assenza di Marquinhos, che stava recuperando dopo un contrasto con Marchese, sfondando proprio da quella parte e segnando con un gran gol di Gomez. Il cinismo, solitamente, è appannaggio delle grandi squadre e la Roma attualmente non è tra queste. Non per la rosa - piena di grandi giocatori, molti dei quali ancora giovanissimi - ma per la mancanza di continuità. Fino ad un mese fa il problema sembrava superato ma le sconfitte di Verona, Napoli e Catania hanno coperto quanto di buono fatto nelle scorse settimane. Parlare dei singoli, oggi, non è facile considerando che nel primo tempo la Roma ha giocato benissimo mentre nella ripresa il ritmo è calato per tutti. Si possono sottolineare i primi 45' di Piris (impeccabile), il carisma di Burdisso nel guidare la difesa e l’ingresso positivo di Dodò. Il brasiliano è entrato a metà ripresa, posizionandosi come esterno offensivo e sfiorando anche il gol. A centrocampo continua invece a non convincere Tachtsidis mentre Florenzi e Bradley sono andati a fasi alterne. Capitolo Lamela: l’argentino aveva iniziato molto bene per poi calare decisamente nel corso della gara, facendo poco movimento senza palla e, come affermato da Zeman, tagliando pochissimo in area di rigore.


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