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Una noia mortale

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

Eusebio Di Francesco, a fine gara, ha parlato di trame interessanti, di dominio territoriale e di una semplice mancanza di cattiveria negli ultimi 20 metri.
La Roma ha peccato di cattiveria per tutta la partita e questo non può essere accettabile, vista la classifica dei giallorossi e le tante, troppe, occasioni già perse.
I capitolini hanno pareggiato con il Chievo e perso contro Bologna, Udinese e SPAL. Un cammino mai continuo, fatto di accelerazioni e di stop improvvisi e bruschi. Sembrava essere tornata la serenità a Trigoria prima della sosta: sarà la gioventù, sarà la presenza di pochi leader, sarà la sosta o sarà il pensiero al Real Madrid ma, con questa mentalità, non solo la Roma non vincerà niente ma faticherà tantissimo ad arrivare in Champions.
Mai come quest'anno l’impressione è che la lotta sarà durissima e i giallorossi non danno alcun senso di solidità ma, anzi, di calcio a volte stantìo, noioso, profondamente noioso, con la consapevolezza che i capitolini non avrebbero segnato neanche in 180 minuti. L'atteggiamento di chi, in fondo, non ci crede fino in fondo.
Ancor più preoccupanti le dichiarazioni di Di Francesco, secondo il quale la Roma ha tutto sommato giocato bene. La speranza è che siano state dichiarazioni di facciata, diplomatiche, altrimenti la situazione potrebbe andare fuori controllo.

 


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