Una sconfitta che fa "bene"
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
A volte, quando vinci, in realtà perdi, e a volte quando perdi, in realtà vinci. A volte quando vinci o perdi, in realtà pareggi, e a volte quando pareggi, in realtà vinci o perdi. Vincere o perdere è un unico dal quale ognuno estrae ciò che gli serve. Questione di filosofia applicata allo sport. Era l'ormai lontano 1992 quando questo pensiero faceva da filo conduttore al film sullo storico street-basket di Venice Beach, "Chi non salta bianco è". Un concetto facilmente applicabile alla sconfitta della Roma contro l'Atletico Madrid. Se c'era una partita "indolore" da perdere era appunto quella del Wanda Metropolitano. Il più lo si era fatto nelle due gare contro il Chelsea, il calcolo della percentuale di qualificazione agli ottavi di Champions altissimo e tra Lazio e colchoneros da affrontare a pochi giorni di distanza, con una rimonta in campionato tutt'ora aperta, erano da convogliare tutte nella stracittadina. La Lazio è stata battuta, ma a volte quando vinci, poi perdi. Soprattutto se questo ti fa affrontare un match importante mentalmente scarico o in maniera "presuntuosa" usando le parole di Di Francesco nel post-gara. Il tecnico tra l'altro aveva (scusate il gioco di parole) ammonito El Monito Perotti durante la conferenza stampa alla vigilia del match del Wanda Metropolitano. Si è vinto soltanto un derby. Il 2-0 firmato Griezmann-Gameiro non ammette replica, anzi deve far riflettere i giallorossi. Quando perdi in realtà vinci. La squadra è tornata coi piedi per terra, pronta a rituffarsi con umiltà alla conquista dei 3 punti contro il Genoa in Serie A. Critica costruttiva a parte, resta forse l'aspetto più importante: dopo 5 giornate di un girone di Champions League con Chelsea e Atletico Madrid, la Roma è padrona del proprio destino e lo farà davanti al suo pubblico, contro il Qarabag che con la sconfitta rimediata contro gli uomini di Conte ha detto addio all'Europa per questa stagione. Tante le soluzioni con cui passare, anche da prima del girone. Questa sconfitta rivaluta e rende meglio l'idea, nel calcio si fa presto a dimenticare, quanto fosse complicato il girone e che impresa farebbe la Roma a qualificarsi agli ottavi di finale. Vincere o perdere, l'importante è estrarne sempre il giusto insegnamento.