Una sosta per alleggerire tensioni e recuperare uomini chiave
Fonte: L'editoriale di Luca d'Alessandro
È una sosta agrodolce quella che si sta vivendo a Trigoria. Da una parte le gioie europee, con una qualificazione storica ai quarti di finale di Europa League (dove l'urna non è stata favorevole, con Ajax e Manchester United tra la Roma e la finale di Danzica), dall'altra le ultime deludenti prestazioni in Serie A, con il conseguente allontanamento da quel quarto posto, utile per rientrare nel giro dell'Europa che conta, tra prestigio e liquidità per le casse del club. Con la speranza che i nazionali non riporteranno infortuni, specie dopo la bella notizia legata alla risonanza negativa di Dzeko, la pausa riconsegnerà a Fonseca uomini chiave come Smalling, Veretout e Mkhitaryan. Una sorta di time-out chiamato dal calendario che, se ne avesse avuto la facoltà, probabilmente, avrebbe chiamato lo stesso tecnico portoghese. Al netto degli infortuni, la squadra da un po' a questa parte si è rivelata poco brillante, soprattutto in Serie A. Lo dimostrano i 7 punti ottenuti negli ultimi 18 a disposizione, lo evidenzia il numero dei gol, appena 4, segnati con Mancini goleador (2), Spinazzola e Diawara. Scarsi risultati e una Champions per gran parte della stagione lì a portata di mano, con la Roma sempre tra la terza e la quarta posizione, che tecnico e giocatori vedono allontanarsi. Ecco spiegato il nervosismo di Fonseca (con le voci che vogliono Sarri o Allegri sulla sua panchina la prossima stagione) che sfocia prima contro gli arbitri, poi lo j'accuse contro i propri calciatori, rei di non aver la giusta mentalità per affrontare le big del calcio italiano. Accuse rispedite al mittente da capitan Pellegrini. Anche in questo caso la sosta arriva al momento opportuno per distendere gli animi che, dal caso Dzeko in poi, si son fatti sempre più tesi. Dal prossimo 3 di aprile, Sassuolo-Roma, al prossimo 23/26 maggio sarà tutta una tirata. Più che altro, una corsa a eliminazione, man mano che i punti in palio e le partite a disposizione saranno sempre di meno. La stagione è ancora tutta da giocare e la Roma ha la forza di dire ancora la propria, senza doverci ritrovare a vivere l'ennesimo finale di campionato in cui si sia costretti a pensare ai bilanci, il toto-allenatore e tutti quei discorsi che hanno accompagnato la squadra nelle ultime tribolanti stagioni.