Una trasferta quasi inutile
Fonte: L'editoriale di Gabriele Chiocchio
Lo strano calendario che ha separato i due match del gruppo C di Europa League nella penultima giornata (quando verdetti definitivi possono essere ragionevolmente emessi) ha fatto sì che HJK Helsinki-Roma fosse una partita che metteva in palio pochissimo, almeno per i giallorossi. Vista la sconfitta del Ludogorets, l’unica cosa che la squadra di Mourinho poteva ottenere pareggiando o vincendo contro i finlandesi era la possibilità di presentarsi all’ultimo appuntamento contro i bulgari senza la necessità di dover vincere con almeno due gol di scarto.
Un fatto comunque non da poco vista la scarsa capacità finalizzativa dei giallorossi, che comunque grazie al risultato di questa sera potranno “accontentarsi” di vincere contro i bulgari con qualunque punteggio per staccare il biglietto per i playoff di Europa League ed evitare di finire nuovamente in una Conference League che sarebbe affrontata con uno spirito ben diverso rispetto a quello dello scorso anno. Quello che però, probabilmente, contava di più è lavare via il ricordo di un Roma-Napoli che ha lasciato più strascichi di quanti la ragione suggerirebbe.
Domenica scorsa la Roma ha perso una partita contro una squadra in questo momento fuori parametro quasi per tutti e l’ha persa per un dettaglio; certo, non ha mai posto i presupposti per vincerla quella partita, ma è una cosa che ormai conta il giusto e ha avuto poco senso trascinarsi in discussioni sul gioco o sul non gioco per tre lunghi giorni, specie parlando di una squadra le cui intenzioni a livello di proposta sono chiare da un anno e mezzo.
Aver giocato - e vinto, che male non fa mai - in Europa League ha spostato un focus che da domani torna sul campionato che, stavolta, riserverà un avversario morbido come l’Hellas Verona che perde da sei partite di fila, e contro il quale proprio per questo non si potrà fallire, per di più all’inizio di una settimana in cui ci si giocherà - stavolta veramente - il primo dentro o fuori della stagione e poi un derby che è anche uno scontro diretto per la Champions League. Una settimana da affrontare con la testa libera e, possibilmente, le gambe leggere, non certo con i musi lunghi del post-Napoli: quella di Helsinki è stata una trasferta quasi inutile, ma con un quasi che può fare un’enorme differenza.