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Vitesse e derby, cosa fare con il turnover

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

Qualche tempo fa ci si lamentava che questa Roma fosse poco mourinhana. Poco aggressiva e poco determinata. Invece, ora i giallorossi si rispecchiano molto nel tecnico portoghese. Una squadra che non molla mai, che spesso recupera una situazione di svantaggio e che segna nel recupero, rimanendo unita e compatta fino alla fine.
La squadra subisce poco e il problema ora è costruire, creare occasioni e, soprattutto, realizzarle dato che i giallorossi sono terzi in Serie A per numero totale di tiri effettuati e addirittura quart’ultimi nella percentuale di tiri nello specchio della porta. Tradotto: la Roma tira tanto ma non prende la porta. Considerando che Abraham sta facendo il suo lavoro, con 20 gol stagionali fin qui segnati, l’attenzione si sposta sugli altri, sugli altri attaccanti e sui centrocampisti. Potremmo allargare – in tutti i sensi – il discorso agli esterni, che aiutano poco la manovra, soprattutto a sinistra con Mourinho che ha buttato nella mischia Zalewski per dare più qualità e imprevedibilità.

TURN OVER – Sarà curioso ora vedere cosa farà lo Special One: sia la gara contro il Vitesse e sia il derby sono importanti, molto importanti, per la stagione giallorossa. Mourinho potrebbe mettere in campo i migliori per la Conference League, impegno in cui se sbagli sei fuori senza possibilità di rimediare, per poi puntare sul fatto che il derby non consentirà ai giocatori di staccare mentalmente la spina, come accaduto nella meno blasonata sfida contro l’Udinese. Una settimana rovente, quindi, con la Roma che non arriva al massimo della forma ma arriva unita e compatta. Un blocco unico, guidato da José Mourinho.


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