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Voglia di riscatto e di emergere, Zaniolo il prototipo del calciatore per Mourinho

di Alessandro Carducci
Fonte: L'editoriale di Alessandro Carducci

Per José Mourinho, oltre alle caratteristiche tattiche, sono fondamentali le caratteristiche mentali. Il portoghese non vuole una squadra di bravi ragazzi e questo lo abbiamo ampiamente visto in queste prime amichevoli. Lo Special One vuole che ogni calciatore dia il 100%, non ammettendo altro che un impegno massimo e un rispetto doveroso per la maglia. Per questo motivo, il mercato si sta caratterizzando con l’arrivo di calciatori affamati, determinati e, se possibile, che abbiano già vinto.

Il meno giovane è Rui Patricio che, oltre a diverse coppe portoghesi, ha vinto l’Europeo del 2016 con il Portogallo. Poi Matias Vina, giovane uruguaiano dotato di tigna da vendere e affamato come pochi. Nonostante la sua giovane età, ha vinto praticamente tutto ciò che si possa vincere in Sudamerica, compresa la Copa Libertadores, l’equivalente della Champions League europea. Anche il probabile sostituto di Edin Dzeko, Tammy Abraham, ha voglia di affermarsi e di riscattarsi, dopo una stagione vissuta non da protagonista da quando Tuchel è approdato sulla panchina del Chelsea. Il giovane attaccante, di padre nigeriano e di madre inglese, ha appena 23 anni e ampi margini di miglioramento e ha già vinto lo scorso anno la Champions, proprio con il suo Chelsea.

Affamati, l’importante è che siano affamati. E lo sono anche i calciatori attualmente in rosa. Da Mancini a Spinazzola, passando per Veretout, Pellegrini e, ovviamente, per Nicolò Zaniolo che, forse, di fame e di voglia di riscatto ne ha più di tutti dopo essere stato costretto a saltare una stagione. Talento, fisico, voglia di dimostrare il proprio valore. Zaniolo, l’identikit perfetto per l’uomo di Mourinho, nella speranza che sia la sua stagione, quella del riscatto. Se lo meriterebbe.


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