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ESCLUSIVA VG - Ag. Jesus: "Può migliorare ancora di un altro 20%. Le critiche? Gratuite ma sapeva di dover solo dimostrare in campo il suo valore"

di Alessandro Carducci

È il minuto 28 del primo tempo tra Roma e Chelsea. La palla arriva a Pedro, in area di rigore. L'ex Barcellona non ha neanche il tempo di tentare una giocata che Jesus gli si avventa come un falco, rubandogli il pallone. Passano trenta secondi e, dalla sinistra, parte un cross basso verso Morata. Il centravanti del Chelsea si avventa per deviare il pallone verso la porta ma ancora una volta Jesus sbroglia la matassa e, con l'esterno sinistro, anticipa lo spagnolo. Il brasiliano sta passando un ottimo momento e, dopo le critiche dello scorso anno, ha dichiarato che questo potrebbe essere l'anno del salto di qualità: “Quando gioca con questa attenzione è tra i più forti in circolazione – esordisce il suo procuratore, Roberto Calenda, in esclusiva ai microfoni di Vocegiallorossa.it - Il tempo è galantuomo. Jesus è un giocatore di assoluto rendimento ed è il sesto campionato in Italia. Qui a Roma si danno giudizi molto affrettati ma questo lo sappiamo bene. Tra l'altro è un giocatore mancino e non ce ne sono tanti in giro. Ha una struttura grossa, è rapido, potente, tecnico e gioca tanti palloni”.

Il suo rendimento è cresciuto da quando è a Roma: “Si è dovuto ambientare e si trova molto bene con Di Francesco. Ha fatto tesoro di tutte le esperienze ed è nell'età della maturazione. Tutti gli allenatori che ha avuto hanno riconosciuto la sua professionalità, non si tira mai indietro e quest'anno l'abbiamo visto fare anche il terzino destro a causa dell'emergenza infortuni (contro l'Inter ndr). Ha ancora un margine di miglioramento di un buon 20%”.

Quest'anno sembra avere la fiducia di tutti, non solo dei suoi compagni ma anche dell'ambiente: “Ha ricevuto molte critiche gratuite. Abbiamo parlato della sua situazione più di una volta ma l'ho visto sempre tranquillo. Conosce benissimo le sue potenzialità e conosciamo molto bene questa piazza. Doveva solo rimanere tranquillo e dimostrare sul campo il suo valore. La cosa più importante, lo ripeto sempre ai miei assistiti, è avere la serenità interiore e lui ce l'ha”.


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