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ESCLUSIVA VG - Casotti: "Aubameyang ricorda El Shaarawy ma attenzione alla concorrenza inglese"

di Gabriele Chiocchio

E' notizia di oggi il possibile interessamento della Roma per Pierre-Emerick Aubameyang, attaccante esterno gabonese classe '89 del Saint-Etienne, autore di  17 reti in 29 partite di Ligue 1 in questa stagione. La redazione di Vocegiallorossa.it ha contattato Federico Casotti, telecronista di Sportitalia ed esperto del massimo campionato francese per parlare del giocatore.

"E' una punta molto mobile, classica punta da campionato francese. Lui ha iniziato facendo l'esterno, in Francia giocano tutti col 4-2-3-1 e di conseguenza c'è molta importanza per questi esterni d'attacco che devono imparare sia a portarsi sul fondo a crossare che a concludere a rete. Aubameyang ha avuto una crescita importante sia come esterno d'attacco che come prima punta, determinante per lui per il passaggio al Saint-Etienne. Quest'anno il club francese ha preso Brandao e per Aubameyang c'è stata la necessità di sdoppiarsi, giocando esterno e prima punta, ma il gabonese ha preso piena coscienza dei suoi mezzi e lo si vede dalle giocate che fa, molto imprevedibili, di fantasia e di estro, di quelle che uno prova in allenamento e che in partita non azzarda mai a fare. Il fatto che lui provi a farle e che gli riescano è segnale di un giocatore di estrema duttilità. A me come attaccante ricorda El Shaarawy per come si pone in avanti, per come è in grado di fare sia la prima punta che l'esterno, tagliando spesso e volentieri verso l'area. Ha una grande varietà realizzativa, è un giocatore che fa gol in tante maniere, non c'è un marchio di fabbrica dei suoi gol".

C'è un tipo di giocata che Aubameyang realizza meglio di altri?
"Il tiro dalla distanza è una sua prerogativa, è discreto sui colpi di testa ma soprattutto è migliorato come opportunismo in area di rigore, che è una dote, per lui che è abituato a partire da lontano e a fare il contropiedista, che aveva lasciato in sospeso. Nelle ultime partite è migliorato molto negli ultimi 10 metri, ha fatto un gol anche sabato a Troyes davvero alla Inzaghi, gli è finito il pallone addosso e ha segnato da rapinatore".

Che giocatore è a livello caratteriale?
"Le referenze che ho avuto da colleghi francesi sono molto buone. E' un giocatore che al Saint-Etienne ha trovato davvero una dimensione ideale per poter crescere. E' un giocatore che parla già bene l'italiano, anche in Serie A avrebbe poca difficoltà nell'inserirsi e ha molta voglia di migliorarsi. Ogni anno fissa un obiettivo per sé e di riflesso per la squadra, quest'anno l'obiettivo era di segnare 20 gol, lui è a quota 17. E' un giocatore che lavora per crescere e migliorarsi anno dopo anno".

Secondo lei è adatto a un campionato chiuso come quello italiano?
"In realtà dal punto di vista delle difese il campionato francese rappresenta un test abbastanza affidabile, perché sul piano fisico le difese sono di alto livello. Tutti gli attaccanti della Ligue 1 devono confrontarsi con difensori centrali alti almeno 185 cm, dalla stazza fisica impressionante e con piedi non proprio di velluto. Credo che sia un discorso diverso, il campionato francese dal punto di vista tattico è un po' indietro e un giocatore come Aubameyang, avendo una marcia in più rispetto agli altri attaccanti del campionato francese, riesce ad emergere approfittando di certe lacune tattiche soprattutto in fase difensiva che quasi tutte le squadre francesi hanno. La Serie A è sicuramente un bel po' sopra da questo punto di vista e Aubmeyang dovrebbe contare sulla sua imprevedibilità e ricchezza di repertorio per cercare di emergere, perché un giocatore di quel tipo può mettere in difficoltà le nostre difese essendo molto meno prevedibile di tanti altri attaccanti".

Una valutazione economica del giocatore? Ci sono altre squadre interessate a lui?
"L'anno scorso si parlava di 10 milioni. Teniamo conto che il Saint-Etienne lo ha riscattato dal Milan per una cifra compresa tra 1 e 2 milioni, quest'anno non credo si parta da meno di 13-15, perché il giocatore nel frattempo è migliorato. L'anno scorso ha segnato 15-16 gol se non sbaglio, quest'anno viaggia per i 20. E' un giocatore con trend ascendente, parallelamente sale anche il valore del cartellino. Sapevo dell'interesse della Fiorentina, perché è un giocatore che nel gioco di Montella starebbe molto bene, ma soprattutto di diversi interessi in Premier League, Liverpool in particolare ma non solo. Il discorso è sempre quello, le squadre italiane devono muoversi in anticipo. Se si muovono in ritardo arrivano le squadre di Premier e dal punto di vista finanziario non c'è corsa, anche se una squadra italiana può offrire rispetto all'Aston Villa della situazione una partecipazione alle coppe europee, ma meno soldi e da quel punto di vista un giocatore tende a farsi attrarre dalla Premier. Chi vuole Aubameyang deve andarci con convinzione già a giugno".


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