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ESCLUSIVA VG - Casotti: "Blanc? Ha carisma, in Francia lo chiamano il presidente"

di Alessandro Carducci

Sono giorni cruciali questi per il futuro della Roma. Dopo il rifiuto di Allegri, la dirigenza giallorossa sta valutando a chi affidare la panchina giallorossa. In queste ultime ore, Laurent Blanc sembra essere diventato il favorito e nelle prossime ore potrebbero esserci delle novità. Vocegiallorossa.it ha contattato il giornalista di Sportitalia Federico Casotti, esperto di calcio francese, per un giudizio sull'ex tecnico della Nazionale transalpina: "Predilige giocare con il 4-2-3-1, il sistema di gioco tipico calcio francese utilizzato sia con il Bordeaux che con la Nazionale, ma potrebbe utilizzare anche il 4-3-3. Gioca con un centravanti in grado di partecipare alla manovra, di fare da sponda, più che con un vero e proprio bomber, con Destro che potrebbe quindi risultare utile anche se mi sarei aspettato qualcosa in più con Zeman, sotto il profilo realizzativo. Ancora non si capiscono le reali potenzialità del ragazzo. Poi servirebbe un trequartista come Pjanic o anche Totti, se accetterà di fare un passo indietro, altrimenti il Capitano giallorosso potrebbe fare il centravanti di movimento. Per quanto riguarda Erik Lamela, potrebbe ricoprire un ruolo alla Cristiano Ronaldo, partendo largo a destra per poi anche andare segnare molto ma partendo defilato.
Una priorità è ovviamente quella degli esterni mentre come centrali difensivi lui preferisce uno forte fisicamente e uno più tecnico, che possano così completarsi. I centrocampisti centrali devono fare da raccordo tra difesa e trequarti, devono essere giocatori di sostanza come Yohan Cabaye del Newcastle. Uno come Bradley potrebbe essere collocato un po’ più indietro mentre De Rossi, dovesse rimanere, potrebbe guadagnarci sotto la gestione Blanc.
La personalità? In Francia lo chiamano il presidente, ha grande carisma che gli deriva da quando giocava al Marsiglia. Ha carattere: nel biennio con la Nazionale francese ha dimostrato di avere personalità. Raccogliere l'eredità di Domenech non era facile, c'era una pressione pazzesca e la fiducia nella Nazionale era ai minimi storici.
Un motivo per non prenderlo? È lontano da calcio italiano da oltre dieci anni, dall'esperienza all’Inter, mentre la Roma avrebbe bisogno di un tecnico che conosca bene il calcio nostrano e Allegri sarebbe stato l'uomo ideale. Blanc è una figura carismatica, ha comunque avuto modo di entrare in contatto con il calcio italiano, parla la nostra lingua e il suo ambientamento sarebbe facilissimo. Per esempio Garcia è bravissimo ma non conosce per niente il nostro calcio, non servirebbe alla Roma".


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