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ESCLUSIVA VG - Cervone: "Totti era sfacciato, non aveva paura di nulla. Il ritorno in Nazionale non mi sembra fattibile"

di Gabriele Chiocchio

Nel corso di Brescia-Roma 0-2 del 28 marzo 1993, gara che vide l'esordio in Serie A di Francesco Totti, a difendere la porta giallorossa c'era Giovanni Cervone, contattato dalla redazione di Vocegiallorossa.it per rievocare quel match e parlare in generale del Capitano della Roma.

Cosa ricorda del momento dell'ingresso in campo di Francesco Totti? Lo vide emozionato?
"Non era per niente emozionato. Non venne minimamente toccato dal passaggio Primavera-Prima Squadra. Le prime volte che faceva gli allenamenti con noi sembrava uno che stava lì da anni. Non ha pagato nessun dazio per il salto di categoria, era sfacciato, non aveva paura di niente, prendeva iniziativa. Lui è nato giocatore, si vedeva subito, era un predestinato che ha mantenuto le promesse".

Come era in allenamento? Le avrà segnato tanti gol...
"All'inizio qualcuno provava a dirgli qualcosa perché lui prendeva sempre iniziativa, si metteva lì e calciava in porta, non guardava in faccia a nessuno, faceva quel che pensava di fare. Forse anche questo lo ha portato a fare quel che è riuscito a fare".

Vedendolo all'epoca si aspettava che potesse arrivare così in alto?
"Nella mia carriera ho visto tanti ragazzi bravi che potevano far bene, ma che non sono riusciti ad emergere non so per quale motivo. Francesco ha mantenuto le promesse ed è arrivato dove è arrivato, lui è un bravo ragazzo, con la testa a posto ed è riuscito ad andare avanti".

Dove può arrivare ancora?
"Mi auguro che possa giocare ancora tanti anni con la Roma e farci divertire come ha fatto fino ad oggi. Purtroppo, anche per lui gli anni passano, mi auguro che fisicamente stia sempre bene e che porti la Roma a vincere qualcosa di importante".

Lei lo riporterebbe in Nazionale per i Mondiali?
"Onestamente non penso sia una cosa fattibile. La Nazionale è fatta di ragazzi giovani che stanno facendo un percorso graduale, un inserimento di Totti scombinerebbe quello che hanno fatto fino adesso, anche se lui un posto in Nazionale lo meriterebbe. I Mondiali ci sono tra un anno, avrebbe 37 anni, penso che sia meglio lasciarlo alla Roma, godiamocelo solo noi".


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