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ESCLUSIVA VG - Cois: "Di Francesco? Non pensavo diventasse un grandissimo allenatore, ma dopo Sassuolo mi aspettavo facesse bene"

di Marco Rossi Mercanti
Fonte: VG Radio

Sandro Cois, ex centrocampista della Fiorentina, è intervenuto ai microfoni di VG Radio:

Che match sarà Fiorentina-Roma? I giallorossi pagheranno la grande vittoria sul Chelsea?
“Quando ho giocato e vinto delle partite in Champions League, avevamo il morale a mille e la Roma sicuramente entrerà in campo con la voglia di fare bene e vincere, con l’entusiasmo si rende molto di più. La Fiorentina stava facendo bene ma con il Crotone è stato un brutto stop”.

Partita sentita a Firenze?
“Sì, da una vita. Quando arriva la Roma, tutti sentono la partita quasi come quella contro la Juventus. Credo sarà una grandissima partita, la Roma in Champions ha speso tantissimo e penso possa avere un calo fisico negli ultimi minuti, però Di Francesco ha valide alternative e saprà cosa fare”.

Si aspettava un Di Francesco così anche da allenatore?
“Con Eusebio ho giocato l’ultimo anno a Piacenza ed è sempre stato un grandissimo professionista. Non pensavo diventasse un grandissimo allenatore ma dopo Sassuolo mi aspettavo che facesse bene. Sa come gestire la piazza, ha dimostrato con il Sassuolo di saper giocare a calcio, è chiaro che Roma sia una piazza difficile ma è simile a Firenze, basta poco per accendere l’entusiasmo ed entrare nel cuore dei tifosi. A Roma ora c’è entusiasmo e potrà fare un grandissimo campionato”.

La Fiorentina di Pioli?
“È sulla strada giusta, la Fiorentina ha cambiato tantissimo anche durante la preparazione estiva e non è facile costruire giocatori e squadra da capo. La Fiorentina non credo che abbia ricambi, la Roma ha una panchina più lunga e la differenza è abissale”.

Chi è più grintoso nella Roma?
“Nelle ultime partite dico El Shaarawy. Sul mio ruolo dico che il numero uno in assoluto è De Rossi, calcisticamente rimane un grandissimo giocatore e mercoledì ha fatto una grande prestazione”.

La Nazionale?
“L’Italia è favorita contro la Svezia, ce la farà a qualificarsi. Il gruppo è quello però, l’Italia non ha i campioni che c’erano ai miei tempi, ci sono bravi giocatori ma niente più. Ventura dovrà lavorare su un gruppo coeso, non è una grandissima nazionale”.

Dzeko è un attaccante che può fare la differenza come Batistuta?
“Sono due attaccanti diversi, Batistuta giocava esclusivamente per il gol, tirava da tutte le posizioni, a Dzeko manca quella cattiveria sotto porta, fa il rifinitore in certe occasioni, poi i numeri sono dalla sua parte e penso possa ripetersi ora che la Roma ha trovato la quadratura giusta, le squadra di Di Francesco sono in costante miglioramento, ricordiamoci il Sassuolo. Mi fa sorridere il fatto che la gente si stupisca dell’Inter, poi per carità è stato bravo l’allenatore, in questi mesi vedremo la vera Roma”.


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