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ESCLUSIVA VG, Giuliani: "Lamela e Pjanic per il futuro. Totti è da sempre un campione"

di Alessandro Carducci

Mercoledì scorso al risotrante "La Carovana" si è svolta la cena annuale del Roma Club Campidoglio. All’incontro sono intervenuti anche i due giocatori della Roma Dodò e Castan, il team manager giallorosso, Salvatore Scaglia e il Responsabile per i Rapporti con i Roma Club, Marco Seghi. Presente all'evento anche l'attore e comico Antonio Giuliani, che ha parlato in esclusiva a Vocegiallorossa.it.

Dove può arrivare questa Roma? La Champions è un obiettivo reale?
“Di reale c’è stato ben poco, così come l’anno scorso. Forse è il primo anno in cui noi romanisti andiamo con i piedi di piombo. Il tempo per andare in Champions ancora c’è, abbiamo ancora diversi scontri diretti da fare ma bisogna poi vincerli, non puoi più permetterti di sbagliare. Domenica il Parma ha rischiato di pareggiare, Donadoni ha detto che la partita l’hanno condotta loro ma se il primo tempo fosse finito 4-0 sarebbe stato normale. La Roma ha meritato la vittoria e contro il Palermo ci aspetta una gara difficile, per loro è l’ultima possibilità”.

Futuro con Andreazzoli?
“Bisogna vedere il nome che viene fatto. Andreazzoli è inesperto ma appena arrivato ha sistemato alcune situazioni pesanti, non solo a livello psicologico ma a livello tattico. È un allenatore pronto per affrontare un campionato. Certamente, se l’alternativa fosse Capello o Spalletti sceglierei questi due ma punterei su Andreazzoli. Se devo pensare che ora si parla solo di Allegri allora mi tengo Andreazzoli”.

Totti?
“Penso di aver speso talmente tante parole per lui che non trovo altri aggettivi. Sembra che tutti i tifosi in Italia abbiano scoperto ora Francesco. Lui è stato sempre un campione. In quel periodo non è stato osannato dai giornali perché c’era anche Del Piero ma Totti è stato sempre superiore. Non essendoci ora l’ex juventino sembra che Francesco abbia 20 anni e che forse farà carriera. Ora ne parlano tutti bene ma quando c’era da parlarne male è stato fatto, e parlo di testate giornalistiche non romane. È stato attaccato sulla vita privata, su quello che faceva, sullo sputo. Mi fa piacere per il record ma ora che Nordahl è stato superato Piola non ha più fatto 274 reti ma 290. Se Francesco ne farà 291 magari verranno tirati fuori altri gol. Non glielo farebbero mai vincere quel titolo perché Totti è un romano e un romano non può stare così in alto. Purtroppo è così, sarò di parte. Quello che sta prendendo ora Francesco avrebbe dovuto prenderlo 10 anni fa”.


Saresti favorevole ad un ritorno di Totti in Nazionale?
“Sicuramente, sì. Conoscendo Francesco, sarebbe contento di partire con la Nazionale per fare solo i mondiali, non anche le eliminatorie. Un giocatore della sua età e della sua classe non può fare ancora le eliminatorie, lo chiami per il Brasile, poi magari non lo fai giocare sempre”.

Un giocatore su cui puntare per il futuro?
“Lamela, Pjanic, Marquinhos, ormai un punto fermo, poi lo stesso Marquinho. Non scordiamoci Dodò: ho sentito allenatori di un certo calibro dire che diventerà il più grande terzino al mondo. Ci sono tanti giovani, tra cui Lopez, Florenzi, Tachtsidis che può crescere, Bradley che non è vecchissimo. È una squadra molto giovane, Lamela e Pjanic possono comunque far fare il salto di qualità alla squadra, magari tra un paio di anni”.


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