ESCLUSIVA VG - Nela: "La mostra Roma Ti Amo? Fondamentale far conoscere la propria storia. La squadra ha bisogno dei tifosi, chi gioca in casa ha più testosterone rispetto agli avversari"
Lunedì scorso è stata inaugurata la mostra Roma Ti Amo, dedicata alla storia della società giallorossa e allestita al Factory Pelanda di Testaccio. Anche Sebastiano Nela, campione d'Italia con i giallorossi nella stagione 1982-'83, ha partecipato all'evento. L'ex terzino giallorosso ha raccontato le sue prime impressioni riguardanti la mostra e ha parlato dell'attuale stagione che sta disputando la squadra di Garcia in esclusiva a Vocegiallorossa.it:
Lei è stato ospite all'inaugurazione della mostra Roma Ti Amo, le prime impressioni?
“La prima cosa che mi viene in mente è di fare i complimenti a questa società. La storia di una squadra e di un club è sempre una cosa molto bella e credo che tutte le squadre debbano imitare questa iniziativa della Roma. È sempre importante conoscere la storia, soprattutto per i calciatori che vengono a vestire questa maglia. Ho visto tante cose molto belle, molto carine e anche molto emozionanti. Quindi complimenti alla Roma e a tutti quelli cha hanno collaborato per la realizzazione di questa bella mostra”.
Un'occasione importante per far conoscere il passato ai tifosi giallorossi più giovani.
“Assolutamente sì, ripeto che conoscere la storia del club è un cosa importantissima. Qui spesso si cresce, si tifa una squadra senza sapere niente su chi abbia vestito la maglia, su come e quando sia nata la società. Le prime maglie sono una cosa meravigliosa. Ci sono davvero tante cose belle da vedere”.
Gli oggetti che la hanno colpita di più?
“Devo dire che ci sono degli articoli di giornale veramente interessanti, pagine che abbracciano tutta la storia giallorossa. Si passa dagli anni Cinquanta e Sessanta per arrivare fino al mio scudetto e a quello del 2001”.
Se i tifosi possono essere contenti per la mostra, non potranno esserlo per la chiusra dei Distinti per la gara con l'Inter.
“Questo è sicuramente l'argomento del giorno. Purtroppo io non ho la ricetta necessaria per risolvere questo problema, ma ci sono persone che hanno il dovere di trovare una soluzione. Capisco che i tifosi vogliano portare avanti una battaglia, ma credo che questo sia il momento più sbagliato per farlo. La squadra in questo momento, vista la classifica e il campionato che sta disputando, ha fortemente bisogno del suo pubblico e non si può rischiare di rovinare una stagione che fino a questo momento è stata eccezionale. Trovarsi a giocare una gara senza pubblico potrebbe comportare grandi problemi. Ci sono degli studi scientifici che dimostrano che la squadra che gioca in casa ha molto più testosterone rispetto agli avversari e che un arbitro non di primissima fascia è facilmente condizionabile dall'ambiente e dallo stadio pieno. Tutti fattori che alla fine potrebbero contare e determinare l'esito di un campionato”.
La Roma può dunque credere ancora allo scudetto?
“Dopo il pareggio della Juventus a Verona molti hanno ricominciato a sperare un pochino. Non dimentichiamo che la squadra di Conte deve andare a giocare a Milano con il Milan, a Napoli e a Roma proprio contro i giallorossi: tre gare tutt'altro che semplici. I bianconeri potrebbero dunque perdere qualche punto da qui alla fine del campionato. È normale che chi insegue però non possa commettere errori e la Roma è praticamente costretta a vincere tutte le partite. I giallorossi quindi ci possono provare, ma anche un secondo posto per la squadra di Garcia sarebbe un risultato straordinario”.