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ESCLUSIVA VG - Passerini, Roma Club Londra: "Vogliamo far innamorare della Roma persone di tutto il mondo"

di Gabriele Chiocchio

Da pochi mesi è nato a Londra l'AS Roma United Kingdom Club London, ritrovo inglese per i tifosi della Roma che vogliono seguire la propria squadra anche oltremanica. Vocegiallorossa.it ha intervistato il presidente Marcello Passerini, che ha parlato della nascita e dell'evoluzione del club e del derby andato in scena domenica scorsa.

Quando e come nasce il Roma Club Londra?
«Nasce il primo aprile 2013, da quando mi sono dimessoda un altro Roma Club che avevo a Londra. I fatti mi hanno dato ragione, io non sto mai fermo. Vedo le partite a metà, cerco sempre di lavorare per il club, per farlo più bello, più organizzato, più grande e accogliente. Però senza l'aiuto di tanti ragazzi e ragazze non sarei mai riuscito a fare di questo Roma Club un bel Roma Club... sono orgoglioso e fiero di tutti loro qui in Inghilterra così come a Roma».

Quante persone frequentano il club?
«Questo è un successo enorme. In soli sei mesi siamo arrivati a 300 per il derby di domenica scorsa. Normalmente siamo un centinaio, nelle partite importanti diventiamo tranquillamente 200-300. Stiamo rifacendo le tessere perché non abbiamo avuto il tempo materiale, ma saremo un centinaio. Si pagano 15 sterline per essere tesserati e avere vantaggi come il posto assicurato, panini a prezzi economici, portare lo striscione allo Stadio Olimpico».

Avete già fatto trasferte per seguire la Roma oppure avete intenzione di organizzarne?
«Come presidente sono stato in Florida, nel ritiro della Roma. Quest'anno sono stato in Indonesia per vedere un'altra realtà. Mi hanno sbalordito i tifosi indonesiani che guadagnano 100 euro al mese eppure si comprano una maglia originale che costa un mese di stipendio. Sono andato lì, ho imparato un sacco di cose. Quando sono tornato mi sono chiesto perché noi romanisti siamo sempre poco uniti, c'è sempre qualcuno che critica, c'è chi critica il Capitano. Queste cose danno fastidio, danno dolore. Ho fatto un filmato dove ho incitato a dire solamente due parole: forza Roma. Ora sto incitando i ragazzi a fare la tessera del tifoso, perché con la Club Away c'è il rischio che non ti facciano andare, vorrei organizzare una bella trasferta in macchina in nove o in sedici, in una città del nord Italia con una tifoseria tranquilla per vedere la Roma. Sto cercando di spronare la gente a fare questo lavoro e organizzare una bella trasferta. Dodici ore e si arriva a Milano».

La foto di Piccadilly Circus invasa da tifosi giallorossi ha fatto il giro dei social network, vi rende orgogliosi questo?
«Non ci abbiamo dormito! Ho fatto le due di notte per rispondere a tutti i 202 commenti. È stata una cosa inaspettata. Ci aspettavamo un riscontro, ma non così ampio. Siamo stati retwittati dalla Roma, che ha 200mila followers. È andata un po' dappertutto, questo non ci rende orgogliosi, ma strafelici. Avrei voluto che tutti e 300 fossero venuti in piazza, ma tra lavoro e impegni familiari di alcuni, solo un terzo si è presentato in piazza. Questa è un'altra cosa su cui devo lavorare. Quel giorno lì neanche pioveva, abbiamo anche il problema del clima. Come fai a organizzare una puntata sulla piazza principale di Londra se piove? Spero che questa cosa sia stata vista in tutta la Roma, dal magazziniere ai vertici della società. Il nostro obiettivo principale è quello di far innamorare dei colori della Roma le persone straniere, di ogni sesso, età e religione. Al derby era presente un nigeriano, che ha comprato la polo e il berretto del club. Stava da solo in mezzo a noi, un po' spaesato e gli ho fatto compagnia. Queste sono le cose che emozionano più di tutte. Sono venuti coreani, thailandesi, russi, cinesi, persone da tutto il mondo. Noi puntiamo tantissimo a questo, specialmente alle persone di colore che spesso sono offese. Ci sono stati dei buu razzisti in passato, abbiamo subito invitato queste persone a non farlo più. L'Inghilterra è la nostra seconda patria».

Un messaggio ai tifosi che magari vogliono passare un periodo a Londra?
«Sul nostro sito web, www.asromauk.com, abbiamo nei contatti un telefono di Roma a cui qualunque  tifoso romanista può telefonare pagando una telefonata locale. Noi rispondiamo e li aiutiamo, diamo consigli gratuitamente. Se qualcuno deve venire per studio, lavoro o vacanza e vuole un parere, noi siamo qua. Inutile dire che chiunque sia a Londra è ben accetto. È tutto gratis, non vogliamo speculare sul tifoso romanista. Facciamo la tessera per le persone che vivono qui, vendiamo la sciarpa e altri gadget come fanno tutti, dichiarando il guadagno. Chiaramente ci appoggiamo a un pub che è al centro di Londra e al centro di Londra i prezzi sono altini, ma le birre scorrono. Nella sala più grande abbiamo due condizionatori, ma non riusciamo a raffreddarla perché se metti 150 persone in una stanza grande fa caldo. Questo fa rendere conto di quante persone siamo».

Organizzate iniziative particolari?
«Abbiamo creato uno slogan sul derby: noi perenni nella storia, voi una cosa transitoria. È stato condiviso da un migliaio di persone. Abbiamo 3-4 grafici che ci aiutano, 3-4 poetesse e poeti. Abbiamo inventato un nuovo coro, tratto da una canzone dei Clash, un gruppo punk inglese, il cui titolo è Rudie Can't Fail, Rudi non può sbagliare, almeno in Europa dobbiamo andare. Abbiamo inserito la parola "Champions" perché "Europa" suona male. Venerdì saremo a Roma, con una sorpresa. Scenderanno cinque persone a Roma con una sorpresa per il compleanno di Francesco Totti. Lo vedrete, speriamo sia una cosa che farà sorridere il Capitano».


http://www.youtube.com/watch?v=hQVjugCxYpY


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