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ESCLUSIVA VG - RadioVerona, De Pietro: "Alla Roma toglierei Perotti e Nainggolan. È questo il momento migliore per affrontare le grandi"

di Gabriele Chiocchio
Fonte: VG Radio - Alessandro Carducci, Danilo Magnani

Nel corso della puntata di oggi di VG Radio su TMW Radio è intervenuto il collega di RadioVerona Alessandro De Pietro, per parlare dell'Hellas Verona che alle 20:45 affronterà la Roma allo Stadio Olimpico.

È questo il momento migliore per affrontare la Roma?
“È il momento migliore per le piccole per affrontare le grandi, quando le rose sono in via di formazione e il calcio passa in secondo piano, c’è businesse e si prendono troppi aerei. Il Chievo affrontò l’Inter e vinse 2-0 l’anno scorso, bisogna convivere con quello che è il tempo di oggi, che dice che la preparazione delle grandi squadre deve essere tesa ad esaltare il proprio marchio, soprattutto per un club che ha proprietà americana come la Roma. Le grandi vorresti sempre affrontarle all’inizio, ma non vale solo per la Roma. Devi avere delle armi per controbattere, sempre giocatori fortissimi ci sono. Credo che sia tutto in divenire, nessuno può essere a regime, il Verona non ha fatto tournée, ma non è a regime”.

Come sta il Verona?
“A sentire Fusco e Pecchia è stato spiazzato dalle critiche del post-Fiorentina, partita chiusa dopo 24 minuti. La Fiorentina non è il Manchester United ma ha gente di grande qualità e grandi motivazioni, non aveva fatto un punto. Il Verona si è un po’ inibito ed è andata sempre peggio, la settimana è stata un po’ complicata, la Roma non è l’avversario più facile da affrontare, ma il Verona ha messo in preventivo in discorso su un lungo periodo: si deve salvare e può farlo anche perdendo 20 partite e prendendo imbarcate. Il tifoso questo lo capisce con difficoltà, il Verona non può avere la certezza che ci sarà una crescita come quella del Crotone lo scorso anno. Nessuno conosce il Verona meglio di chi lo guida, ci si fida di Pecchia, è una questione di qualità, peso specifico nella categoria, è normale che Pecchia sposti la linea del traguardo”.

Com’è l’ambiente intorno a Pecchia?
“Copio e incollo, il Verona non è stato brillantissimo nella seconda parte di stagione in Serie B, dipende tutto dai giocatori che hai. Per il tifoso il merito di una vittoria è di chi segna anche da un millimetro e di una sconfitta dell’allenatore e del presidente. I giocatori sono quelli più dispensati. Dipende dai risultati, se Pecchia vuole gestirsi. Il tifoso guarda la classifica, si vede più scarso del Benevento, coi limiti del Crotone. Il Verona è stato anche in Serie C, ma c’è stato un Verona che sapeva restare in A comodamente. Ci sarà da soffrire”.

In che maniera il Verona può mettere in difficoltà la Roma?
“Devi saperti difendere bene, mi viene da dire che la coperta delle piccole è corta, se dai campo alle spalle e stai alto c’è gente che sa cosa fare negli spazi, se non dai campo ti tieni in area uno come Džeko. Diventa complicato, credo che la Roma abbia voglia di reagire come il Verona, la Roma ha qualche arma in più e il Verona dovrà giocare la classica partita perfetta. Servirà interdizione a centrocampo, pericolosi in attacco con Verde, non c’è Cerci, servirà vincere la scommessa di Kean, di Lee, giocatori bravi, di grande talento ma fragili, da valutare nelle 38 partite. Entrare sul 3-0 e mostrare qualche lampo promettente è una cosa, poi bisogna farlo anche sotto pressione. Giocheranno anche Fossati e Caracciolo, ci sarà qualche novità rispetto all’ultima formazione, il Verona non deve sbagliare nulla”.

Chi toglieresti alla Roma? Come viene percepita la Roma ai tifosi del Verona?
“Questo Perotti è uno da togliere a priori, tendenzialmente dico Nainggolan, il miglior Nainggolan lo vorrebbero tutti. Ricordo quando mi diedero un’imbeccata di mercato, quando alla Roma sembrava dovesse andare Parolo, ma mi dissero che non era lui. Sabatini cercava un centrocampista più energico e arrivò Nainggolan. La Roma è una grande squadra, spero che Di Francesco possa lavorare in maniera serena, lo ricordo ai tempi del Sassuolo e ricordo una bravissima persona, è un allenatore che ha delle idee. Credo che la Roma possa divertirsi, anche se deve pensare ad arrivare nelle prime quattro e vincere. Il Verona non può esimersi dall’essere pungente e contestare tutto alla Roma, tutte le seconde palle con la Fiorentina erano avversarie, dovrà salire in fase difensiva, Caceres dovrà fare il Caceres che ha pareggiato con l’Argentina”.

Possibile undici titolare?
“Ci provo, non ci sono tante alternative. Nicolas in porta, Caceres a destra, a centrocampo dovrebbero giocare Fossati e uno tra Zuculini e Buchel, con la Fiorentina sono stati entrambi insufficienti. Io dico 4-2-3-1 con Romulo da una parte, Bessa dall’altra, Verde e Pazzini. Poi son giocatori che possono andare ovunque. Potrebbe giocare Caracciolo al posto di uno dei centrali o come terzino sinistro al posto di Souprayen, ne guadagni in centimetri e attitudini difensive. Hai delle alternative ma non tantissime”.


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