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ESCLUSIVA VG - Roovers: "Clasie riflette il carattere del Feyenoord. Al de Kuip un ambiente impressionante"

di Gabriele Chiocchio
Fonte: Intervista a cura di Gabriele Chiocchio e Luca d'Alessandro

Alla vigilia della sfida di andata dei sedicesimi di finale di Europa League tra Roma e Feyenoord, la redazione di Vocegiallorossa.it ha intervistato Eus Roovers, giornalista olandese che cura il magazine del Feyenoord Hand in Hand, che prende il nome dall’inno della squadra olandese.

Che impressione ti ha fatto la Roma contro il Parma?
“Mi è sembrata addormentata, anche la Curva Sud ha fischiato, non era contenta. Poi quando la Juventus non vince, la Roma non approfitta”.

In che momento è il Feyenoord?
“Va in calando. Hanno perso due volte, anche sabato contro l’Heracles, sedicesimo in classifica. Quando il Feyenoord ha affrontato con l’Ajax dopo la pausa invernale ha fatto meglio dei lancieri e ha vinto col Twente. Fatica fuori casa, manca un attaccante che segni. Kazim-Richards non lo fa, l’anno scorso c’erano Pellè e Guidetti”.

Quali sono i giocatori più in forma?
“Penso a Clasie, lui riflette la forza del Feyenoord e il suo carattere. Poi c’è van Beek, ma è infortunato al ginocchio e non è convocato. È un’assenza pericolosa, non so chi giocherà al suo posto, ma con Kongolo compone una coppia affiatata. Domani la Roma attaccherà molto, mentre a Rotterdam si difenderà di più: avrebbe fatto più comodo domani che al ritorno”.

Clasie e Vilhena sarebbero titolari in squadre italiane di alto livello?
“Vilhena gioca poco, sta spesso in panchina. Davanti a lui c’è Toornstra, quando non gioca il centrocampo soffre, è molto importante. Il centrocampo è la parte più forte del Feyenoord, Clasie farebbe il titolare nella Roma”.

Che considerazione ha la Roma in Olanda?
“Sia il Feyenoord che la Roma sono squadre della gente. Quando il Feyenoord fa male, i tifosi lo spingono. La Roma se la vede con Juventus e Inter il Feyenoord con Ajax e PSV, le squadre possono essere paragonate. Sono stato due volte al derby, mi piace più la Curva Sud. Quindici anni fa sono stato all’Olimpico per Lazio-Feyenoord, vinsero gli olandesi e i tifosi della Roma ci festeggiarono. Non lo dimenticherò mai, anche al bar e al ristorante ci riconoscevano”.

Come viene vista la proprietà americana della Roma?
“Il cuore del club si vende. In America non ci sono tifosi della Roma, si fa tutto per soldi, non per l’amore della squadra. Spero che il Feyenoord non sia venduto a stranieri. Se gli americani dicono basta, cosa succede? Non mi piace, anche la Champions League è solo una questione di soldi. Io sono più nostalgico, i tifosi amano i colori e la maglia. Gli americani non penso che abbiano questo amore, ce l’hanno solo i tifosi”.

Chi passa il turno?
“Se il Feyenoord esce dall’Olimpico con una sconfitta minima o un pareggio, se la può giocare a Rotterdam, dove tutto lo stadio tifa come fosse un unico settore caldo. I giocatori avranno i tifosi a cinque metri, rimarranno impressionati. Se la Roma vince due o tre a zero è finita”.


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