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ESCLUSIVA VG - Tonetto: "Con l'Empoli di Spalletti affrontammo la Roma di Zeman. Karsdorp aveva dato affidabilità, spero ci sia un riavvicinamento. Zaniolo? Ci perdono tutti"

di Marco Campanella
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Marco Campanella

Max Tonetto ha giocato dal 1997 al 1999 con l'Empoli, per poi chiudere la carriera nel 2010 dopo 4 grandi stagioni alla Roma. In vista della sfida di Serie A tra i giallorossi e gli azzurri, l'ex terzino ha parlato in esclusiva a Vocegiallorossa.it. Ecco le sue parole che vi riproponiamo dopo il 2-0 ai toscani: 

Nello spogliatoio dopo una sconfitta contro quella con la Cremonese, che aria tira? Come si scende in campo per la partita successiva?
"Sicuramente, l'aria che tira non è buona perché è saltato uno degli obiettivi stagionali. Purtroppo, nonostante lo stadio pieno e le premesse del caso, la Roma ne è uscita male e bisogna subito cercare di voltare pagina e concentrarsi sul prossimo obiettivo, che per fortuna arriva dopo due giorni. Sarà una partita importante, contro un avversario temibile come l'Empoli. Bisogna parlare poco e pedalare perché ci sarà sicuramente uno stadio pieno e si dovrà far meglio di quanto visto".

L'Empoli può essere l'avversario giusto per rialzarsi? A cosa dovrà fare attenzione la Roma contro gli azzurri?
"In questo campionato spesso dipende da quali sono le prestazioni della Roma, non tanto dell'avversario. La squadra di Mourinho ha giocato a Napoli una gran bella partita, anche senza portare a casa dei punti ma meritava sicuramente di più; pochi giorni dopo ha perso in casa contro la Cremonese. Dipenderà molto dall'atteggiamento della squadra. L'Empoli è abbordabile, ma è anche pericolosa fuori casa perché ha giocatori veloci ed è organizzata bene. Credo che i pericoli possano arrivare in contropiede, ma ci sono tutte le premesse per fare una buona partita e portare a casa i tre punti". 

Due anni a Empoli per lei, poi la chiusura della carriera con i 4 anni a Roma. C'è un Roma-Empoli che le è rimasta nel cuore?
"Sì, uno storico contro la Roma di Zeman finita 4-3 per i giallorossi (1° febbraio 1998, ndr). Era una Roma molto forte con giocatori del calibro di Cafù e Candela, ma che aveva anche dei cali improvvisi. Siamo andati in svantaggio nel primo tempo, perché ci misero in grande difficoltà, ma nel secondo l'abbiamo completamente ribaltata rischiando, poi, anche il pareggio. Eravamo una squadra, con Spalletti, guidata molto bene e che si fece rispettare per tutto il campionato". 

Un suo giudizio sul caso Zaniolo? Come si stanno comportando per lei giocatore e società?
"Ci hanno perso un po' tutti. La società perde un valore forte di mercato e un patrimonio per la rosa; il ragazzo, invece, non può mettere in mostra la sua qualità, dopo un brutto momento con un doppio infortunio importante, e avrebbe bisogno di trovare continuità. Spero che ci sia possibilità di riunire la situazione. C'è anche il problema con ii tifosi che non è facile da risistemare, ma da qualche parte bisognerà ricominciare. Un ragazzo di 23 anni non può non provare a recuperare questa situazione". 

Invece, un suo giudizio da ex terzino, su Karsdorp? Celik la sta convincendo o preferirebbe l'olandese in campo?
"Celik l'ho visto ancora troppo poco per dare un giudizio, mi serve un po' più di tempo. Ho visto maggiormente Karsdorp e, all'inizio, non mi aveva entusiasmato, ma poi con il corso del tempo ha cominciato ad avere una certa affidabilità, dando anche un contributo importante a questa squadra. Mi dispiace per quanto successo, credo che riguardi anche lo spogliatoio e non solo la vicenda con il mister. Spero che ci possa essere anche in questo caso un riavvicinamento, perché pensando al bene della Roma sarebbe un peccato non utilizzare questi giocatori".
 


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