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Giovani Giallorossi Crescono - 1vs1 con... Alessandro Florenzi

di Alessandro Paoli

L'avevamo lasciato il 12 giugno 2011 in quel del "Marcello Melani" di Pistoia con la coppa dello Scudetto Primavera tra le mani e con la fascia di capitano sul braccio mentre poco prima, il 22 maggio 2011 in occasione di Roma-Milan, esordiva in Serie A allo Stadio Olimpico subentrando a Francesco Totti. Stiamo parlando di Alessandro Florenzi (centrocampista centrale, classe '91) attualmente in prestito dalla Roma al Crotone in Serie B.
La nostra redazione lo ha raggiunto telefonicamente per farsi raccontare un po' la sua esperienza calcistica lontano dalla Capitale.

Florenzi, lei il 26 luglio passa in prestito al Crotone in Serie B ed in breve tempo è un elemento titolare della squadra rossoblù. La piazza giusta nel momento giusto della sua carriera?

"Sì per adesso sto vivendo un momento a dir poco magico. Crotone è una piazza nella quale sto facendo bene e che mi stando la possibilità di fare bene. Spero di continuare così e ripagare ancora a lungo questa società che ha deciso di puntare su di me".

Nella sua esperienza a Crotone l'abbiamo vista ricoprire più di un ruolo: centrocampista centrale, esterno di centrocampo addirittura, in caso di necessità, terzino. Ritiene possa essere stata questa la sua arma in più?

"Sicuramente. E' importante per un calciatore saper ricoprire più ruoli, questo mi ha dato la possibilità di potermi ritagliare spazio in più circostanze. Direi che la duttilità dal punto di vista tattico ha certamente contribuito a far sì che avessi maggiori chances di giocare, poi le ovviamente ho tutto, ed anche di più, per sfruttarle al meglio".

La sua duttilità le è tornata utile anche in Nazionale con il CT dell'Under 21 Ciro Ferrara.

"Sì. Il CT Ferrara mi ha chiesto di giocare esterno ed io ho subito accettato dando, come di consueto, il 110% per fare bene".

Passiamo ora a parlare di Roma. Sta seguendo la formazione giallorossa? E se sì, come valuta l'operato di Luis Enrique?

"La sto seguendo, come la segue ogni tifoso giallorosso. In quest'ultimo periodo stiamo vedendo i frutti del lavoro fatto da Luis Enrique. L'asturiano aveva il difficile compito di assemblare una squadra nuova in moltissimi elementi e di impartigli la mentalità spagnola. Bravi i calciatori a seguirlo ed i tifosi ad aver avuto la pazienza di aspettare".

Come sta vedendo i suoi ex compagni di Primavera Gianluca Caprari (attaccante esterno, classe '93) e Federico Viviani (centrocampista centrale, classe '92) nella loro esperienza in Prima Squadra?

"Premetto che sono davvero contento per loro. Sono ragazzi giovani con i quali ho avuto il piacere e l'onore di giocare a calcio e vincere anche uno Scudetto Primavera. Li sto vedendo bene. Sono due ottimi calciatori e credo abbiamo le carte in regola per fare bene anche con la Roma. Ci vorrà tempo, ma credo il futuro siano i giovani e Luis Enrique puntarci molto".

Luis Enrique punta molto sui giovani. Lei è un giovane visto che è un classe '91. Pensa che in futuro potrà vestire nuovamente la maglia della Roma magari sotto la guida del tecnico asturiano?

"Il sogno è quello. Vestire con continuità la maglia della squadra per cui faccio il tifo sin da bambino e giocare al fianco di grandissimi campioni. Uno su tutti ovviamente il capitano, Francesco Totti. Io sto lavorando sodo qui a Crotone, facendomi le cosidette "ossa" perché questo un giorno possa realizzarsi. Se poi non ci sarà la possibilità cercherò di crearmi una carriera importante altrove, come ogni professionista è chiamato a fare":

In conclusione. James Pallotta, uno degli attuali proprietari dell'AS Roma, durante un discorso alla squadra si è gettato, di spalle nella piscina di Trigoria, dicendo che i giallorossi non devono avere paura di niente. Come commenta questo gesto a dir poco particolare?

"E' stato un grande gesto. Mirato a motivare ed incoraggiare la propria squadra a non temere nulla e nessuno. A me avrebbe caricato tantissimo e credo che abbia sortito quest'effetto anche con i calciatori della Roma".

 


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