#Totti40 ESCLUSIVA VG - Whittle: "Lo spinge il suo amore per la Roma". Calemme: "Può giocare altri due anni"
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Gabriele Chiocchio
Francesco Totti: nato a Roma, apprezzato in Italia, celeberrimo in Europa. Spesso la stampa estera ha avuto notevoli elogi per il Capitano giallorosso, che fuori dai confini tricolori ha assunto lo status di leggenda e che ha contribuito ad elevare anche quello della Roma, nonostante l’assenza di recenti successi internazionali. Negli ultimi tempi, due cronisti in particolare hanno fatto sì che le gesta del numero 10 della Roma riecheggiassero anche fuori dall’Italia. Si tratta di Richard Whittle, telecronista della Serie A per le televisioni in lingua inglese e voce di una delle più ascoltate telecronache di un gol di Totti, e Mirko Calemme, corrispondente del quotidiano spagnolo AS, che ha narrato, tra le altre, la magica serata dello scorso 20 aprile e dei due gol in grado di ribaltare il match contro il Torino (QUI per leggere l'articolo). Vocegiallorossa.it li ha contattati per farsi raccontare le loro emozioni nel vivere da addetti ai lavori le partite, i gol, le giocate di Francesco Totti.
Se dico “Totti”, a cosa pensi?
Whittle: «Il calciatore eterno. Senti che lui vuole giocare solo per la Roma e nient’altro, e questo è stupefacente per un calciatore moderno. Il migliore calciatore italiano che abbia mai visto».
Calemme: «Penso a uno dei più grandi calciatori che abbia mai visto. E nella sua grandezza, oltre alle doti tecniche, includo la fedeltà alla maglia della Roma. È ormai utopico, ma ogni squadra dovrebbe avere un “calciatore bandiera”, e Francesco ha rinunciato a titoli e soldi per quella del suo cuore. Gli fa onore ed è per questo che qualsiasi amante di questo sport non può fare altro che ammirarlo».
Come ti spieghi che a 40 anni possa essere ancora così decisivo?
Whittle: «La sua passione per il calcio e per la Roma gli permettono di andare avanti. Non penso che giocherebbe ancora se avesse lasciato la Roma nel corso della sua carriera. Sembra in grande forma in questa stagione ma naturalmente ha la classe nei suoi piedi e l’intelligenza di leggere la partita prima di chiunque altro in campo».
Calemme: «Credo dipenda da due fattori: talento e professionalità. Totti ha il fisico di un ventenne, si è sempre allenato con rigore e disciplina, questo gli consente di poter giocare ancora a grandi livelli, anche se a piccole dosi. La natura, poi, lo ha dotato di una classe da fenomeno che lo rende decisivo anche passeggiando. Ho la sensazione che potrebbe tranquillamente continuare altre due stagioni, oltre questa. Mi sembra assurdo parlare di un Totti ancora in campo a causa dello scarso livello del calcio italiano: sbaglio o appena due anni fa segnò all'Ethiad Stadium?»
Qual è il tuo gol preferito segnato da Francesco Totti?
Whittle: «Ovviamente, il gol nel derby del marzo 2011, che commentai esclamando “The King of Rome is not dead!”. Poi, il prossimo che segnerà con la Roma».
Calemme: «Oltre al cucchiaio contro l'Olanda agli Europei che ha rilanciato la moda-Panenka, ricordo sempre quello segnato contro l'Inter a San Siro, nella stagione 2005/06. Potenza, tecnica, eleganza... fantastico. Da suo allenatore fantacalcistico, fui fiero di lui».