Champions League, Basilea-Roma: per Totti e compagni vietato pensare al derby
Settimana particolarmente delicata per la Roma di Claudio Ranieri. I giorni che si apprestano a vivere, squadra e tifosi, sono di quelli in cui non si può sbagliare nulla: prima c'è il Basilea, questa sera in Champions League, dopo che la Roma si è complicata la vita proprio contro gli svizzeri nella gara d'andata, poi domenica alle 15 il derby, che ovunque ma soprattutto a Roma è lontano anni luce dall'essere considerata una partita "normale".
Ma quale delle due sfide risulta maggiormente decisiva per il futuro della Roma? La risposta di getto è il derby, va fermata la corsa di una Lazio che sta letteralmente volando in campionato, c'è da difendere l'orgoglio di una tifoseria che, oltre al momento complesso della propria squadra, è costretta a leggere in testa alla classifica i rivali di una vita. Ma razionalmente non è così: essere con la testa al derby, questa sera a Basilea, potrebbe risultare un colpo letale per le mire della Roma 2010-2011.
Il discorso non si ferma alle risultanze sulla classifica, che in seguito ad un esito negativo della partita diventerebbe quasi proibitiva per i giallorossi; il discorso qualificazione si complicherebbe non poco, fattore davvero ridimensionante per una squadra nata con obiettivi del tutto differenti. E con un organico all'altezza di buona parte delle squadre maggiormente accreditate in campo europeo. C'è altro. C'è una società in vendita, proprio oggi scade il termine per la presentazione delle offerte non vincolanti, quindi delle manifestazioni ufficiali di interesse all'acquisto della società. In seguito si passa alla seconda fase del processo, quella delle trattative vere e proprie: e allora, quanto potrà pesare una squadra fuori dalla competizione europea più ambita? La risposta è talmente ovvia e scontata che può essere omessa.
Occhio al Basilea quindi. Attenzione massima, alla luce del fatto che si tratta di una squadra in ottima salute. Primo posto in classifica nel Campionato svizzero, quattro vittorie consecutive, rilancio nel girone E della Champions League 2010-2011 grazie alla vittoria all'Olimpico del 19 ottobre. In quella occasione il Basilea dimostrò di vantare efficaci trame offensive: attaccanti veloci e abbastanza freddi sotto porta, su tutti quell'Alexander Frei che ha sempre realizzato tanti gol nelle sue diverse esperienze europee. E' tornato a Basilea, l'anno scorso dopo dodici anni, la squadra che lo aveva lanciato al calcio che conta; impressionanti anche i suoi numeri con la Nazionale svizzera, quaranta reti in settantatrè presenze.
Il punto debole sembra essere la tenuta di squadra, soprattutto in partite di alto livello europeo. In terra nazionale la difesa sembra reggere abbastanza bene, lo stesso discorso non è replicabile in Europa, dove ha già subìto cinque gol, di cui due in casa dal Bayern Monaco, due in trasferta a Cluj ed uno contro la Roma, occasione in cui a dire il vero avrebbe potuto conseguire un passivo più rilevante.
Attaccare con ordine dunque e soprattutto non sottovalutare questi avversari. Le conseguenze, come detto, potrebbero risultare disastrose.