L'avversario - Europa League, punti di forza e punti deboli dello Shakhtar Donetsk
Sono stati sorteggiati oggi gli ottavi di Europa League e la Roma, dopo aver eliminato il Braga, ha pescato lo Shakhtar Donetsk, ex squadra di Paulo Fonseca.
PUNTI FORTI - Gli ucraini puntano ad avere il dominio del gioco: in Ucraina sono il club con più passaggi e l'obiettivo degli uomini di Castro è di attaccare palla a terra la zona di rifinitura con parecchi uomini. Taison, tra gli uomini di maggior qualità, parte largo a sinistra per poi accentrarsi e svariare su tutto il fronte offensivo. È lui il regista offensivo della squadra e l'uomo più pericoloso da tenere d'occhio.
Castro predilige un 4-3-3 che diventa, facilmente, 4-1-4-1 ma ha anche cambiato sistema di gioco nel corso della stagione, passando al 3-5-2 nella gara contro l'Inter.
In realtà, anche con la difesa a 4 la costruzione è spesso con tre calciatori, con il centrocampista centrale che si abbassa tra i due centrali mentre i due terzini, come spesso accade all'estero, sono entrambi molto alti. Lo Shakhtar, come detto, predilige il gioco a terra e arriva pochissimo sul fondo a crossare.
Gli ucraini, spesso, creano densità da un lato per poi effettuare un rapido cambio di gioco per attaccare il lato debole.
In fase difensiva, non disdegnano di rimanere bassi aspettando l'avversario, atteggiamento adottato di recente da diversi avversari della Roma per togliere profondità ai giallorossi.
PUNTI DEBOLI - Volendo giocare palla a terra, una squadra corta e con il baricentro alto può mettere in difficoltà gli ucraini nella fase di costruzione, inducendoli a perdere il pallone. A volte tendono, inoltre, a soffrire le improvvise verticalizzazioni a superare la difesa (ma non è escluso che, contro la Roma, il baricentro degli ucraini sia più basso) e, in più di un'occasione, gli ucraini mantengono la difesa alta senza operare un'adeguata pressione, lasciando quindi molto spazio dietro alla propria linea difensiva.
Infine, la Roma può avere la meglio sui duelli aerei e creare diversi pericoli sulle palle da fermo, non un punto di forza della squadra di Castro.