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Pericolo scontri per Roma-Feyenoord: "La città non può vivere momenti di terrore per una partita di calcio"

di Emiliano Tomasini

L'edizione odierna de Il Tempo riporta alcune voci contrarie all'apertura della trasferta per i tifosi olandesi per Roma-Feyenoord, in programma il prossimo 20 aprile. Valter Giammaria, presidente di Confesercenti Roma, ha dichiarato: «La città non può vivere momenti di terrore per una partita di calcio. Non vorremmo essere costretti ad abbassare le serrande perché non viene garantita la sicurezza ai negozianti che vogliono lavorare. Quella volta (nel 2015, ndr) i danni li pagammo noi. Non vorremmo che il disastro si ripeta. Vorremmo sapere come questore e sindaco pensano di tutelare la Città Eterna. Nessuno ci ha convocato per partecipare al Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza che solitamente si riunisce in occasione di eventi come questo. I teppisti non devono poter arrivare nel centro storico, dove è presente il 35% dei negozi romani. Negozi che generano l'80% del giro d'affari. Non può essere messa in subbuglio la capitale d'Italia per una partita di calcio, che dovrebbe essere invece una festa. Adesso poi che il turismo è in ripresa!.

lI presidente di Assohotel Franco Gatti ha assicurato: "Molti tifosi olandesi hanno già comprato il biglietto e prenotato una stanza da settimane. Una struttura su cinque ha clienti in arrivo dai Paesi Bassi». 

Sergio Paolantoni, presidente Fipe Confcommercio Roma ha concluso: «Ogni volta che c'è una manifestazione il commercio romano, specialmente nel centro storico, subisce danni e sopporta disagi che non vengono compensati in alcun modo. Basti pensare all'allarme lanciato la scorsa settimana per una possibile manifestazione degli anarchici a Trastevere, che per fortuna poi non c'è stata: bar e ristoranti chiusi, tavoli e sedie rimossi e conseguentemente prenotazioni annullate. Mi chiedo: ma l'affitto, le tasse, il costo del personale, lo spreco di derrate alimentari, chi li rimborsa? Gli anarchici? I tifosi del Feyenoord? Spetta alle autorità di polizia e all'amministrazione comunale vigilare, tutelare e difendere le attività che rendono viva questa città. Non devono farli arrivare. Chiediamo solo di poter lavorare in tranquillità e in sicurezza».


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