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Focus on Cagliari - Con Joao Pedro non in giornata, il possesso non incide. Contro l'Udinese finisce 1-1

di Simone Valdarchi
Fonte: Redazione Vocegiallorossa - Simone Valdarchi

Il Cagliari di Eusebio Di Francesco viene fermato in casa dall'Udinese. La gara della Sardegna Arena termina 1-1 e ora i sardi devono preparare la trasferta in casa della Roma, con l'ultimo match prima della sosta natalizia in programma mercoledì sera all'Olimpico. 

Per fronteggiare il 3-5-2 di Gotti, Di Francesco schiera il uso 4-2-3-1, con Cragno tra i pali, Zappa e Lykogiannis come terzini e la coppia centrale Godin-Carboni. In mediana, Marin e Rog hanno il doppio compito di fare da filtro a protezione della difesa ed aiutare la squadra nella prima costruzione della manovra. Alle spalle di Pavoletti, infine, Nandez, Joao Pedro e Sottil. La gara è vivace e divertente fin dalle prime battute, ma le formazioni stentano a farsi del male a vicenda. Da una parte Cragno sfodera un'altra prestazione d'alto livello, con parate e interventi provvidenziali. Sul fronte opposto, la rocciosa retroguardia bianconera viene battuta soltanto da una prodezza di Lykogiannis.

Al livello di gioco meriterebbe forse qualcosa in più la formazione sarda, che occupa stabilmente la metà campo avversaria, con il giropalla orizzontale alla ricerca degli spazi giusti per colpire. Le maggiori occasioni però sono sui piedi di de Paul e compagni, bravissimi nel ribaltare velocemente l'azione e sfruttare i punti deboli della difesa guidata da Godin. In sintesi, il pareggio è probabilmente il risultato più giusto per quello che si è visto nel corso dei 90 minuti. A sbloccare il risultato, come detto in precedenza, ci pensa al 27' Lykogiannis, con un sinistro a giro direttamente da calcio di punizione sul quale nulla può Musso. In occasione del vantaggio rossoblù, da notare il disturbo di Pavoletti, che si mette in traiettoria tra Musso ed il pallone calciato dal greco e agita le braccia per impedire al portiere argentino di veder partire la sfera. Il gol del definitivo 1-1 arriva al 57': il direttore di gara Piccinini scodella un pallone restituendolo all'Udinese, de Paul lancia subito in verticale per Pussetto, rapido a servire Lasagna che di fatto al primo pallone toccato pareaggia i conti. Disattenzione grave in questa occasione della coppia centrale Godin-Carboni, con l'uruguaiano lento a stringere su Pussetto e Carboni che, uscendo sul portatore di palla, lascia spazio alle spalle all'attaccante avversario.

Con una manovra costruita dal basso, il Cagliari di Di Francesco prova spesso a sfruttare le fasce, con le continue sovrapposizioni di Zappa da una parte e Lykogiannis. I due, bravi a trovarsi nello stretto con Nandez e Sottil, arrivano senza troppe difficoltà sul fondo. La mancata incisività in attacco però è da imputare alla scarsa vena realizzativa di Pavoletti, che fatica a farsi trovare libero in area di rigore. Gli ospiti, dal canto loro, sono bravi a non concedere spazio tra le linee a Joao Pedro. Il brasiliano, come richiesto esplicitamente dal tecnico ex Roma, dovrebbe farsi trovare sulla trequarti e con la sua qualità innescare i compagni che si inseriscono senza palla. La gabbia costruita da Gotti però regge e il numero 10 rossoblù non emerge. 

In vista della sfida contro la Roma, Di Francesco dovrà registrare il reparto difensivo, troppe volte sorpreso dalla rapidità delle ripartenza dell'Udinese. Considerando il modo di giocare della squadra di Fonseca, le sfide sulle fasce saranno probabilmente decisive per l'andamento del match. Se in fase di spinta Zappa e Lykogiannis sono come detto temibili, quando si tratta di difendere vanno in difficoltà, si stringono verso i centrali e lasciano raggio d'azione ai quinti: è successo contro l'Udinese con Stryger Larsen e Zeegelaar, potrebbe ripetersi all'Olimpico. Infine il tecnico abruzzese dovrà ritrovare il miglior Joao Pedro, per dare imprevidibilità ad una manovra altrimenti leggibile e facilmente arginabile.


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