65a VIAREGGIO CUP - Roma-Long Island, ecco perché non c'è la combine. Respinto il ricorso dell'Honvéd
Nella serata di ieri, in seguito alla splendida vittoria per 6-1 della Roma di Alberto De Rossi contro gli statunitensi del Long Island di "Ciccio" Graziani che ha permesso ai giallorossi di accedere agli ottavi della manifestazione, si sono accese alcune polemiche sul risultato finale del match. A muoverle è stato Fabio Cordella, Direttore Generale del Budapest Honvéd FC, squadra ungherese eliminata dalla Viareggio Cup per un solo gol di differenza reti da Juve Stabia e Roma nel computo delle due migliori seconde del Gruppo B, che comprende i gironi dal 7 al 12.
IL "CASUS BELLI" - A finire sotto l'occhio del ciclone ed a far infuriare il Direttore Generale del Budapest Honvéd FC, l'italianissimo Fabio Cordella, sono gli ultimi 8 minuti più recupero (nello specifico 5 minuti) della gara tra Roma e Long Island valevole per la 3a Giornata del Girone 11 del Gruppo B della 65a Viareggio Cup-Coppa Carnavale.
Nella serata di ieri, lo stesso Cordella aveva rilasciato alcune dichiarazioni a Tutto Mercato Web dove esternava il proprio disappunto sulle 4 reti segnate sul finire di gara dai giallorossi (doppietta prima di Ferri poi di Musto) contro gli statunitensi e che, di fatto, hanno consentito alla Roma di vincere 6-1 e rientrare, grazie ad una differenza reti pari a +6, tra le due migliori seconde del Gruppo B.
«Quello che è successo oggi ha dell'incredibile, una cosa che ci lascia senza parole - ha detto a TuttoMercatoWeb il DG dell'Honvéd -. Per la migliore differenza reti passa la Roma e usciamo noi. Una situazione incredibile se si pensa che hanno messo a segno ben quattro gol nei minuti finali. Usciamo dal torneo molto rammaricati, non si può tornare a casa in questo modo».
L'Honvéd ha quindi fatto ricorso al Centro Giovani Calciatori, società organizzatrice della manifestazione, chiedendo di indagare sull'incontro in questione ed adducendo alla propria tesi incriminatoria l'elemento che l'allenatore del Long Island, Francesco "Ciccio" Graziani, in quanto ex calciatore della Roma dal 1983 al 1986, avesse potuto in qualche modo favorire il passaggio dei giallorossi a discapito degli stessi ungheresi attraverso una presunta combine.
«Quello che è successo nel finale di Roma-Long Island è scandaloso e vergognoso - ha detto sfogando la propria delusione Cordella, come riportato questa mattina da "La Gazzetta dello Sport" - I ragazzi festeggiavano in campo il successo con il Lecce (vittoria per 2-1 degli ungheresi, ndr) e il passaggio del turno. La nostra gara è terminata tra le 16:50 e le 16:53. E in quel momento la Roma stava vincendo 2-1. Tant'è che ho ricevuto telefonate di complimenti. Poi, sono arrivati i 4 goal determinanti dei giallorossi. L'organizzazione del torneo - ha proseguito il DG del club ungherese - dice che non ha colpe, e ci mancherebbe, nemmeno gliene voglio affibbiare. Però queste situazioni vanno monitorate meglio, è un torneo internazionale. Le squadre straniere altrimenti si sentiranno sempre danneggiate. Ho pensato: "Ma se non vogliono le squadre straniere, perché non ci dicono di restare a casa?". Da italiano mi vergogno di assistere a queste cose. I ragazzi sono in albergo a piangere, distrutti, erano certi di aver passato il turno. Avevano lavorato duramente e sul campo avevano ottenuto un risultato importantissimo. Comunque al prossimo Viareggio ci saremo: fa parte del nostro progetto di crescita».
Nelle battute finali arriva invece la frecciatina riservata all'ex giallorosso "Ciccio" Graziani: «Nel finale i giallorossi hanno giocato praticamente contro nessuno. Poi vengo a sapere che l’allenatore del Long Island è Ciccio Graziani... Scriverò una mail al Centro Giovani Calciatori (la società organizzatrice del torneo, ndr) per invitarli a indagare sulla partita della Roma: quello che è successo è una vergogna».
IL RICORSO RESPINTO - Nel pomeriggio di oggi il Centro Giovani Calciatori ha respinto il ricorso mosso dalla società Budapest Honvéd FC confermando la qualificazione della Roma agli ottavi di finale della 65a Viareggio Cup-Coppa Carnavale dove, martedì 19 febbraio alle ore 15:00, affronterà il Torino, vincitore del Girone 3 a punteggio pieno (9 punti), presso lo Stadio "Uzielli" di Paganico (GR).
LA VERITÀ - Il verdetto, dunque, è che tra Roma e Long Island non vi sia stato alcun accordo in campo. I quattro gol realizzati tra il finale di gara ed il recupero dalla Roma (match trasmesso ieri in differita su Roma Channel) non sono il frutto di una combine, ma semplicemente dell'incessante attaccare della squadra di Alberto De Rossi. Vocegiallorossa.it, unico portale d'informazione romano presente al Campo "Florentia" di Larderella (PI) ha raccontato (in diretta) come i giallorossi, prima di completare la loro impresa ricca di gol, abbiano sbattuto più volte su Gaffary, portiere del Long Island, e sulla difesa statunitense.
Inoltre, episodio emblematico della buonafede in campo, a fine gara, davanti all'uscita degli spogliatoi, i dirigenti della Roma, tra cui Frederic Massara, continuavano incessantemente a telefonare al fine di capire se il loro 6-1 fosse stato sufficiente per accedere agli ottavi. Come se non bastasse, in alcune fonti di informazione sportiva, la dirigenza giallorossa ha trovato erroneamente riportato il pari per 1-1 come risultato finale tra l'Honvéd ed il Lecce. Questi due episodi, vissuti in prima persona dagli inviati di Vocegiallorossa.it, i quali hanno dovuto attendere più di qualche minuto prima che lo scaramanticissimo De Rossi ricevesse l'ufficialità della qualificazione ad ulteriore prova di buonafede, bastano a replicare alle accuse, tra l'altro respinte anche quest'oggi dal Centro Giovani Calciatori.
Infatti, se la Roma non conosceva il risultato finale esatto di Honvéd-Lecce, come avrebbe potuto mettere in atto sul campo una combine al fine di realizzare un quantitativo di reti tale da superare la differenza reti degli ungheresi e qualificarsi al loro posto?