.

Allievi Nazionali, Muzzi: "Devo fare i complimenti ai ragazzi per la reazione dopo lo svantaggio"

di Gabriele Chiocchio

Al termine del derby vinto per 2-1 contro la Lazio, il tecnico degli Allievi Nazionali della Roma Roberto Muzzi ha parlato ai cronisti presenti:

"Credo che sia stata una bellissima partita. Siamo andati sotto su un calcio d'angolo, la partita l'abbiamo fatta solo noi. Siamo stati bravi ad aver reagito col rigore sbagliato, non era facile tirare su la testa. I ragazzi hanno creato e pareggiato, poi abbiamo agguantato la vittoria. Credo che nel  girone di andata ci siano ancora Pescara e Latina che stanno andando bene e che sono pericolose. Non è detto nulla, ci godiamo questo derby vinto. Conta tanto, conta a qualsiasi età. Ho avuto la fortuna di allenare i '99, il derby è una partita importante, il derby è derby. La Lazio ci ha creato problemi, ma non più di tanto. Prima volta che andiamo sotto? Reazione ottima, devo fare i complimenti ai ragazzi. Non era facile dopo aver sbagliato anche il rigore e con la Lazio chiusa in area, hanno giocato a calcio e questa è la cosa che mi è piaciuta di più. I cambiamenti di assetto? A un certo punto della partita mi sono messo 3-3-4 per tirarli fuori e ho messo Soleri per dare profondità giocando l'uno contro uno. Soleri assomiglia molto a Toni, anche se è un paragone importante. Sta facendo miglioramenti impressionanti, è al primo anno in una squadra professionistica, è un ragazzo eccezionale. L'abbiamo preso perché vedo in lui caratteristiche importanti. L'idea mi è venuta ricordandomi Toni com'era a inizio carriera. Bordin? Tutti quelli che sono entrati hanno fatto veramente bene. Bordin, Bordi, D'Urso… veramente bene. Sono fiero perché ho veramente un gruppo eccezionale, tutti vogliono essere protagonisti, anche quelli che non giocano. Di Livio? È un talento nato, ma i talenti nati devono correre per la squadra. Lui lo sta capendo, è un punto a suo favore. Come tutti i talenti fa fatica a soffrire e rincorrere, si è messo con la testa giusta e sta facendo quello che gli chiedo. Gli manca solo questo per calcare campi importanti. È sempre un bambino, dobbiamo sempre pensare che sono bambini. È un ragazzo molto intelligente, ha personalità e voglia di lavorare. Ogni tanto c'è bisogno di una strigliata per farlo crescere e farlo diventare un giocatore importante".


Altre notizie
PUBBLICITÀ