De Rossi: "Si chiude un'annata perfetta. Gli apici sono lo Scudetto e le convocazioni di Caprari e Viviani" AUDIO!
Le parole di Alberto De Rossi ai microfoni dei cronisti presenti dopo l'ultimo appuntamento stagionale del 2011, chiusosi con la vittoria della Roma del IV Memorial "Franco Sensi", per 3-2 ai danni della Rappresentativa CR Lazio LND.
Si chiude il 2011 con una prima parte di campionato che lei aveva definito perfetta.
"Partiamo dall'aspetto numerico: abbiamo avuto una crescita totale come classifiche e trofei vinti. Quelli che l'anno scorso giocavano di meno quest'anno sono protagonisti. Una crescita che aspettiamo anche dai '94. Siamo molto soddisfatti di quelli che l'anno scorso giocavano meno, come Barba, Piscitella e Politano. Tutti hanno voglia di imparare, ho citato questi tre ma con gli altri è uguale. La grande delusione dell'anno è stata il ritorno della finale di Coppa Italia, perdere davanti a 25000 persone è stato il punto più basso a livello di insoddisfazione. Poi però ci siamo rifatti con lo Scudetto, che è stato l'apice, vinto da sfavoriti per età e investimenti delle altre squadre. Questa stagione abbiamo iniziato male ma ci siamo rifatti alla grande".
Si aspetta novità a gennaio?
"Non so nulla dal punto di vista di mercato. Da gennaio ci aspetta l'inizio della volata finale della stagione, dove raccoglieremo quanto seminato. Tallo e Nego sono state due chicche capitate ai nostri dirigenti. Il primo andava recuperato, il secondo è stato un caso sia rimasto con noi in rosa. Poi Viviani convocato per scelta tecnica è tanta roba".
Un giudizio sulla gara di oggi e sul torneo?
"Il torneo è importantissimo per ricordare una persona che a noi sta fortemente a cuore e che ricordiamo molto volentieri, spero che ogni anno ci sia questa manifestazione. La partita è stata una gara vera, e visto il 9-0 del Wojtyla poteva sembrare più facile, ma loro ci hanno creduto fino in fondo. Siamo andati sotto, poi rimontato, una bella partita".
Con le convocazioni di Leonardi e Politano siamo arrivati a nove '93 chiamati in Nazionale, le era mai capitata una rosa con numeri così imporanti?
"Sì, gli '84, gli '87... Anche loro erano tanti".