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Primavera, Guidi: "Io e il mio staff non siamo riusciti a toccare le corde giuste. Non è tollerabile l'atteggiamento avuto nei primi minuti di gara"

di Marco Rossi Mercanti

Nel postpartita di Hellas Verona-Roma 5-2, ha parlato il tecnico della Primavera Federico Guidi.

Guidi ai canali ufficiali del club

Come si commenta una partita così?
"È stata una partita brutta, dove siamo partiti malissimo ed era l'errore che non dovevamo commettere, perché è chiaro che quando ti alleni poco in queste due settimane - tanti erano via con le nazionali - la difficoltà è poi quella di mantenere la concentrazione alta. Ai ragazzi era stato detto che il Verona ha come costante la partenza sempre aggressiva, con una buona intensità, salvo poi calare con il passare dei minuti. E noi non siamo stati pronti in primis dal punto di vista mentale. Quindi è anche colpa mia e del mio staff, che magari non siamo riusciti a toccare quelle corde giuste per sensibilizzare al massimo i ragazzi, fermo restando che loro devono essere ormai maturi, per assumersi anche delle responsabilità quando vengono fuori questo tipo di prestazioni. Perché poi per lunghi tratti della partita, dopo avere preso due schiaffi iniziali, la squadra ha reagito, e quindi è sinonimo che l'errore è stato proprio di preparazione alla partita dal punto di vista mentale, dove non ci siamo fatti trovare trovare pronti".

In quel momento, sul 2-0 c'è stato anche il rigore sbagliato: anche gli episodi non hanno girato a nostro favore.
"Abbiamo prodotto tanto, al di là dei due gol: abbiamo creato tantissime occasioni per segnare. Ma i ragazzi del Verona hanno affrontato la partita consapevoli delle loro difficoltà - e mi riferisco alla classifica - giocando in maniera decisa, con grande furore, come se ogni palla fosse quella decisiva. Ma è quello lo spirito che serve. E poi noi non siamo stati bravi anche a finalizzare le azioni, perché al di là del gol che può succedere, ma siamo mancati in due, tre occasioni in cui segnare era veramente facile. E quindi si ritorna alla risposta della prima domanda: dobbiamo essere più bravi mentalmente a preparare la partita, perché nessuno ti regala niente e soprattutto ormai sei nel rush finale, e quindi questi errori non sono assolutamente permessi. E chiaramente si assumeranno le responsabilità".

In tante occasioni fuori casa la Roma non meritava di perdere, ma è solo casualità o un piccolo allarme anche da questo punto di vista inizia suonare sul discorso trasferta?
"No, io penso che sia del tutto del tutto casuale. Fino a novembre è vero che eravamo più esperti in campo, però eravamo la squadra che aveva vinto di più in trasferta: eravamo la prima in classifica per punti fatti in trasferta. Ora è un momento che ci gira che ci gira anche male. Non oggi: oggi abbiamo perso meritatamente e quindi c'è da fare i complimenti ai ragazzi del Verona, che si sono fatti trovare più pronti dei nostri in questa in questa classifica in questa in questa partita. Ogni tanto prendere queste sberle serve anche a farsi un bagno di umiltà e capire che ogni partita  può essere un'opportunità per il futuro, e soprattutto anche per togliersi delle soddisfazioni personali, trovandoci nel finale nel finale di stagione. Cercherò con tutte le mie forze, insieme allo staff, di farglielo capire, perché non è tollerabile l'atteggiamento che abbiamo avuto nei primi minuti di gara".


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